<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
ACCOGLIENZA

Il ministro Alfano:
«Premi ai Comuni
se aiutano profughi»

I ministri Alfano e Boschi ieri a Verona (Marchiori)
I ministri Alfano e Boschi ieri a Verona (Marchiori)
Alfano al congresso notai (video Marchiori)

«Sulle requisizioni di stabili per ospitarvi i migranti abbiamo sempre avuto una linea molto soft perché riteniamo che sia un’extrema ratio e continuerà a rimanere tale». Lo mette subito in chiaro il ministro dell’Interno Angelino Alfano, questione più che mai spinosa, anche nel veronese, dopo le tensioni a Castel d’Azzano.

Il ministro è intervenuto ieri in Fiera alla prima giornata del 51° Congresso nazionale del Notariato che ha per tema «Affetti e patrimonio nella famiglia che cambia», alla presenza di circa 1500 notai provenienti da tutta Italia. In Fiera è arrivata anche Maria Elena Boschi, ministro alle riforme costituzionali. A fare gli onori di casa il presidente del Consiglio nazionale del Notariato, Salvatore Lombardo. Oggi è atteso Enrico Costa ministro degli affari regionali e autonomie con delega alla famiglia.

A margine del suo intervento, il ministro Alfano ha fatto il punto sulla spinosa questione della gestione dei richiedenti asilo. «Abbiamo invitato tutti i prefetti a condividere le scelte con i territori, questa è la strada maestra affinché sindaci possano collaborare al meglio per l’individuazione dei posti, poiché sono loro i leader della loro comunità, scelti dal popolo. È chiaro», mette però in chiaro, «che se poi i sindaci non aiutano si complicano le cose e i prefetti sono chiamati a fare delle scelte».

Il ministro, poi, ribadisce che la strategia di «individuare una proporzione di tre migranti ogni mille abitanti». Questo, afferma, «darebbe la possibilità di non oberare le comunità con un peso insostenibile in termini di accoglienza». A tale riguardo assicura che sono state stanziate «tutte le risorse necessarie per cui è un obiettivo fattibile se tutti però collaborano». E a tale riguardo, Alfano sottolinea che «chi è stato più generoso noi lo stiamo premiando e in Veneto, non esattamente in provincia di Verona, ce ne sono molti che riceveranno sostanziose risorse per il fatto di avere ospitato un buon numero di migranti, risorse», chiarisce, «non da spendere a favore dei migranti, ma per i loro cittadini».

Per il sindaco Flavio Tosi «la soluzione di tutto» resta però intervenire in Libia per bloccare i flussi». E sottolinea: «Lo so per certo che oggi tecnicamente sarebbe possibile fare accordi con una parte del governo provvisorio libico». Quanto alla quota di migranti da distribuire sul territorio il sindaco auspica che «chi ha il potere di farlo, ministero e prefetti, impongano scelte precise anziché lamentarsi della non collaborazione». E spiega: «La cosa più intelligente è assegnare un numero di profughi ogni tot abitanti, in questo modo non ci sarebbero tensioni perché il due o tre per mille spalmato su un Comune di tremila abitanti significa al massimo ospitarne dieci, mille per un Comune come Verona, che li può reggere».

Molto critico con la gestione governativa è il capogruppo dei tosiani in Consiglio regionela: «Questo governo ha bandito il termine clandestino, fingendo di non sapere che gran parte dei migranti sono tali, spiace che il ministro dell’Interno faccia perdurare questa situazione di inaccettabile illegalità non rimpatriando coattivamente i clandestini». E.S.

Suggerimenti