Tra attesa per quanto verrà messo in cantiere, parziale approvazione su certe deleghe e qualche altolà. I consiglieri comunali di minoranza annunciano già battaglia, nel commentare l’assegnazione delle deleghe agli assessori. Così, in vista della prima seduta del Consiglio comunale - il termine per svolgerla scade lunedì 17 luglio - si affilano già i coltelli. «Per certi versi, la giunta annunciata dal sindaco Sboarina non riserva particolari sorprese, avendo premiato in particolare i capi corrente della sua coalizione», dice Alessandro Gennari, consigliere del Moviento 5 Stelle e giàù candidato sindaco. «Vediamo favorevolmente, la delega alla cultura, assente nella seconda amministrazione Tosi e quella alla trasparenza e legalità: mi auguro che non siano iniziative spot. Noi saremo costruttivi ma non risparmieremo nulla». E Marta Vanzetto, consigliera del M5S, aggiunge: «Attuerò una sorveglianza rigidissima su Sboarina e il suo gruppo, perché hanno dispensato ogni genere di promessa ai cittadini durante la campagna elettorale e perché molti di questi uomini sono i riciclati della precedente amministrazione».
Michele Bertucco, consigliere di Verona e Sinistra in Comune, inizia con le scintille anche il quinquennio Sboarina. Quanto alla Giunta, «se proprio vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno, diciamo che i veronesi avranno finalmente l’occasione di conoscere pensieri e sogni di Filippo Rando, il cui contributo alla precedente consigliatura è “non pervenuto” eccetto per la manovra di corrente che negli ultimi mesi lo ha portato a trasmigrare dai tosiani ai casaliani». Quanto ai contenuti, «a parte la provvida uscita del sindaco sull’Arsenale», conclude, «siamo ancora all’analisi, eppure temi come il terzo centro commerciale a Verona Est dovrebbero essere già noti a buona parte della Giunta che tra il 2009 e il 2011 aveva contribuito ad approvare il Piano degli interventi targato Giacino. Per l’urbanistica e la legalità si è cercata una scelta di prestigio. Il tempo ci dirà se è stata azzeccata». Alberto Bozza, Lista Tosi: «Di nuovo c’è solo metà del 40 per cento di quote rose, per il resto continuità con il primo mandato Tosi. Faccio comunque un augurio di buon lavoro ai nuovi assessori».E.G.