<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Il grido dei commercianti
«Mandateci l’esercito»

«Quanto avvenuto a Valgatara, con la morte del ristoratore Luciano Castellani, segna un ulteriore escalation nella tipologia di reati di cui, nei nostri territori, sono oggetto i commercianti e gli esercenti: dal reato contro il patrimonio a quello contro la persona». Così Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona, commenta il «grave e inquietante» episodio criminale. «In attesa che le indagini forniscano il quadro di quanto avvenuto», prosegue Arena, «non possiamo che prendere atto del fatto che Castellani era stato oggetto di un tentativo di furto poche settimane prima; ciò significa che, nonostante l’impegno delle forze dell’ordine, la sicurezza resta un problema di prima grandezza. Per questo, come abbiamo evidenziato in occasione dell’assemblea di Confcommercio dello scorso maggio presenziata dal ministro dell’Interno Alfano, bisogna continuare nello sforzo di accentuare il controllo del territorio attraverso l’impiego di più uomini, con un maggior coordinamento». E spiega: «Nel capoluogo esistono pattuglie miste tra militari e forze di polizia, sarebbe auspicabile che questo servizio venisse esteso anche nei comuni limitrofi. Le polizie locali potrebbero, sotto il coordinamento del Comando del capoluogo, attuare controlli del territorio anche durante le ore notturne, le più sguarnite e pericolose, mettendosi insieme e superando la limitatezza del numero di agenti per ogni singolo Comune, troppo esigui per creare turni. Se messi insieme», assicura, «rappresenterebbero una forza ragguardevole».

Sollecita una «risposta dalla politica», inoltre, la deputata del Movimento 5 Stelle Francesca Businarolo. «Sono due anni che i cittadini della Valpolicella e della Valpantena», afferma, «denunciano la grave situazione in materia di sicurezza, quindi è ora che la politica trovi una risposta poiché la zona ha un vasto territorio e una carenza cronica di forze dell’ordine. Purtroppo», aggiunge, «con gli ulteriori tagli del governo sarà difficile che le cose cambino e l’immobilismo dell’esecutivo si vede anche sul fronte della certezza della pena. O meglio incertezza dato che abbiamo visto solo depenalizzazioni, mentre il nostro gruppo ha presentato un progetto per l’aumento dei posti in carcere e provvedimenti per garantire che le pene vengano svolte».

Suggerimenti