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Il governatore: la sfida
è l’autonomia regionale
Il sindaco: «Ho il 50%»

Il calore della gente, dei veneti, è meglio dei risultati dei sondaggi e delle ricerche statistiche: è questo in sintesi il commento del presidente del Veneto Luca Zaia di fronte ai risultati dell’indegine Ipr per conto del Sole24Ore.

È una soddisfazione moderata, infatti, ma palese quella che Luca Zaia manifesta per la vittoria nel Governance Poll 2016, la classifica sul gradimento degli amministratori. «Ringrazio i cittadini - spiega Zaia che si ritrova sul podio come il governatore più amato d’Italia addirittura con un incremento del 10% di preferenze rispetto al 2015 - ma il più bel sondaggio credo di poterlo ritenere il grande calore che mi dimostrano le persone che incontro ogni giorno».

Un traguardo personale che tuttavia Zaia tiene a condividere «con la mia squadra di Giunta e tutta la maggioranza. Pur essendo soltanto un sondaggio - sottolinea il presidente - il risultato mi inorgoglisce considerato che sono al mio secondo mandato. Un punto che arriva dopo anni di governo e che mi carica di onori e oneri. Credo che dimostri quanto meno che nella mia attività uso il cuore e che sto dedicando la mia vita al bene del Veneto».

Zaia guarda ora al suo scollinamento più ambizioso: «la prossima sfida sarà l’autonomia - ricorda - e il risultato di questo sondaggio non può che incoraggiarmi». E proprio oggi la Giunta veneta si riunirà per mettere a punto le modalità organizzative per il referendum.

Zaia non fa riferimento alcuno al risultato di Tosi che è in discesa rispetto all’ultimo risultato elettorale, ma il sindaco Tosi dà una lettura politica particolare del risultato che lo vede all’ottantesimo posto.

Innanzi tutto, la credibilità del sondaggio: «Un dato che i sondaggisti ben conoscono è che su città capoluogo delle dimensioni di Verona il campione di riferimento affinché il sondaggio sia accurato e attendibile è di almeno 1.200 interviste, cioè il doppio di quello preso in considerazione in questo caso. D’altra parte la forbice tra i Comuni in classifica è sempre più ristretta e nell’arco di pochi punti si trovano decine di sindaci», osserva Tosi commentando le modalità di realizzazione dell’indagine Ipr.

«Al di là di queste considerazioni tecniche, noi siamo stati rieletti nel 2012 con il 57 per cento dei voti, con l’appoggio della Lega e di altri partiti di destra: se oggi avessimo il 50 per cento da soli, come Lista civica, sarebbe un buon viatico in vista delle prossime elezioni amministrative, tant’è che ribadiamo la speranza nel terzo mandato perché se quel dato fosse attendibile potrebbe prospettare anche di poter vincere al primo turno». Tosi insomma si ritrova solo con il suo gruppo rispetto alla coalizione del passato.

«Per il resto», conclude, «nel bene e nel male, saranno i veronesi che valuteranno effettivamente l’operato dell’Amministrazione».

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