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Il freddo se ne va ma lo smog rimane

Mascherina per proteggersi dallo smog in corso Milano
Mascherina per proteggersi dallo smog in corso Milano
Mascherina per proteggersi dallo smog in corso Milano
Mascherina per proteggersi dallo smog in corso Milano

Il veloce passaggio perturbato di venerdì ha in parte dissipato la cortina di polveri sottili che in settimana ha fatto nuovamente peggiorare la qualità dell'aria.

Ma la situazione resta critica anche se va detto che, pur con piogge pari a meno della metà del normale, dall'inizio dell'anno non abbiamo registrato livelli di inquinamento di criticità pari alla fine del 2016. Era andata infatti peggio tra la metà di novembre e lo scorso Natale (ben 22 giornate con polveri oltre i limiti in 46 giorni).

Dal primo di gennaio ad oggi sono state 17 le giornate con polveri sottili oltre i limiti, già la metà delle 35 ammesse dalla normativa; nello stesso intervallo di tempo, l'anno scorso avevamo registrato 18 giornate e 19 nel 2015. Appena 9, invece, nel 2014, in una cornice meteo spesso molto perturbata e con molto più vento rispetto a quest'anno.

L'ultima settimana non è stata delle migliori; da martedì a venerdì la concentrazione media giornaliera delle Pm10 presenti nell'aria della città ha superato, anche se di poco, la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo, fino a massimo di 62 proprio venerdì e con punte orarie oltre i 100 nel tardo pomeriggio. Oggi e domani avremo sicuramente aria migliore, ma da martedì sarà inevitabile un nuovo aumento delle polveri sottili, anche massiccio, col ritorno dell'anticiclone su tutto il Mediterraneo centrale.

Il peggioramento della qualità dell'aria è stato indotto dal ritorno dell'alta pressione, dalle basse temperature notturne e soprattutto dall'assenza di vento; grazie a ciò i bassi strati atmosferici dell'area padana - più freddi e pesanti - hanno di nuovo imprigionato le sostanze tossiche prodotte soprattutto dal traffico veicolare entro i primi 500 metri della colonna d'aria, senza possibilità di dispersione .

Il momento peggiore è stato attorno alla fine di gennaio, quando per tre giorni la concentrazione media delle polveri ha superato i 100 microgrammi, fino a un massimo di 134 martedì 31, la giornata più «polverosa» dell'inverno con picchi orari vicini ai 200 microgrammi. Situazioni peggiori si sono avute nel resto del Veneto: a fine gennaio Padova ha toccato i 175 microgrammi, Mestre i 184, Vicenza i 160 e Rovigo i 150.

Per fare fronte alle situazioni di maggiore emergenza da applicare tra ottobre e marzo - ossia quando l'inquinamento da polveri raggiunge i livelli più alti - la Regione ha previsto una serie di interventi che i Comuni hanno la facoltà di adottare (Padova ha già preso alcune misure). Tutto ruota attorno ad una serie di linee guida che la Giunta regionale ha stabilito a fine novembre: al raggiungimento di tre giorni consecutivi con polveri sottili oltre quota 100 microgrammi di media giornaliera, le amministrazioni comunali sono invitate al varo di un'ordinanza che vieti l'utilizzo impianti termici a biomassa (legna, pellet, ecc.) se presente nelle abitazioni un altro tipo di impianto autonomo. Sul fronte del traffico veicolare viene esteso poi il divieto di circolazione ai veicoli Euro 1, ed Euro 2 ed Euro 3 a benzina o diesel, salvo specifica documentazione attestante l’installazione di filtro antiparticolato.

Come anticipato, il miglioramento del tempo darà vita da martedì a un nuovo anticipo di primavera. Tra martedì e venerdì avremo ancora giornate pienamente soleggiate e miti, con temperature tra 1 e 3 gradi nel primo mattino ma destinate a salire fino a 16-17 gradi nel pomeriggio. Scontato il nuovo rialzo delle concentrazioni di polveri sottili su valori medi vicini ai 100 microgrammi, soprattutto nelle giornate di giovedì e venerdì. Tra venerdì sera e sabato mattina è prevista infine la formazione di un minimo depressionario che transiterà sulla Valpadana producendo scarsi fenomeni.

La primavera, insomma, è sempre più vicina.

Alessandro Azzoni

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