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Con la Marching Stomp Band

Il Conte del Liston
sfila in centro
e batte la pioggia

Il corteo del Conte del ListonIl Conte del Liston con tutta la sua corte in via MazziniLa Marching Stomp Band che ha accompagnato la sfilata
Il corteo del Conte del ListonIl Conte del Liston con tutta la sua corte in via MazziniLa Marching Stomp Band che ha accompagnato la sfilata
Il corteo del Conte del ListonIl Conte del Liston con tutta la sua corte in via MazziniLa Marching Stomp Band che ha accompagnato la sfilata
Il corteo del Conte del ListonIl Conte del Liston con tutta la sua corte in via MazziniLa Marching Stomp Band che ha accompagnato la sfilata

Il maltempo non ha fermato il Conte del Liston, che con la sua corte e le altre maschere cittadine ha ieri sfilato per le vie del centro, da piazza Bra fino a piazza Erbe e ritorno. Ad annunciare il loro passaggio la Marching Stomp band, dell'assessorato alle Politiche giovanili, formata tutta da ragazzi dei vari licei veronesi. La banda ha aperto la sfilata, percorrendo via Mazzini ed entrando anche nei diversi negozi, seguita dal Conte del Liston e dalle altre maschere, tra due ali di folla. Tutti volevano riprendere la sfilata o farsi una foto con le maschere. Nonostante la pioggia, infatti, erano diverse le persone in centro, soprattutto turisti, che sono rimasti piacevolmente sorpresi dalla presenza dei gruppi carnevaleschi.

«Bastava avere il coraggio di dire: sì, la facciamo», spiega Paolo Sivero, presidente del comitato carnevalesco del Conte del Liston, «in tanti mi hanno chiamato per chiedere se la sfilata si sarebbe tenuta lo stesso, nonostante in mattinata le condizioni fossero davvero proibitive. Abbiamo deciso di non annullarla e siamo stati premiati, perché per tutta la durata del corteo, la pioggia ha concesso una tregua».

Ad impersonare il Conte, ispirato a una persona realmente esistita, Enzo Vantini, noto cameriere di un bar sul Liston, scomparso alcuni anni fa, rinomato per i suoi modi cortesi e aristocratici, tanto da essere ribattezzato «il conte», è stato quest'anno Giuliano Berzacola, che era già stato anche il primo conte, nel 2008, al momento della nascita di quello che è uno dei più giovani comitati della città.

I costumi indossati dal Conte e dalla sua corte sono tutti cuciti a mano dalla sarta Carla Milani, co-fondatrice del comitato. «Ho fatto delle ricerche storiche per vedere come erano gli abiti nel Settecento e cercare di creare delle copie fedeli. E ogni anno realizzo degli abiti nuovi». Perché quello che spinge i carnevalanti è senza dubbio la passione. «I gruppi si autofinanziano, i soldi sono pochi», spiega Sivero, «ma noi ci mettiamo il cuore, per portare avanti questa tradizione».

Al termine della sfilata le maschere sono salite sul palco allestito in piazza Bra, chiamate dal presentatore Roberto Villa, del comitato Simeon de l'Isolo. Il primo a prendere la parola è stato il Papà del Gnoco in carica, Paolo Fabrello. «La pioggia, il vento, la neve, niente può fermate il carnevale», ha detto Fabrello, «siamo sempre presenti per portare sorrisi e divertimento». Ad attendere le maschere in Bra c'erano anche il patron del Bacanal Ginetto D'Agostino, ufficialmente in pensione, ma sempre presente agli appuntamenti, il Notaro della contrada, Davide Caldelli, presidente pro tempore del comitato centrale, e l'assessore comunale al Turismo, Marco Ambrosini. A tutti i presenti sono stati poi offerti gli gnocchi, cucinati gratuitamente dal Liston 12. «Ringraziamo tutti gli amici che ci danno una mano», conclude Sivero, «senza di loro non potremmo farcela».

Elisa Innocenti

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