Il Comune studia le regole sui divieti alle auto no-kat

Dal 1° ottobre saranno tempi duri per chi si muove con le automobili e i ciclomotori che rientrano nella black list dei mezzi considerati più inquinanti. A Palazzo Barbieri sono al lavoro per mettere a punto i dettagli dell’ordinanza che dovrà seguire le disposizioni, che hanno lo scopo di contrastare l’inquinamento da polveri sottili, stabilite dal nuovo accordo di bacino padano firmato lo scorso anno da Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e dal ministero dell’Ambiente. Disposizioni, la cui applicazione, tuttavia, ogni Comune ha la possibilità di modulare a seconda delle proprie specificità, che prevedono un inasprimento delle regole che quest’anno riguardano anche i veicoli Euro 3 diesel. In città queste vetture sono circa 10.500, vale a dire il 6,4 per cento di tutte quelle circolanti. Ma anche i proprietari di auto della fascia Euro 4 diesel non dormiranno sonni tranquilli poiché rischiano di vedersi costretti a lasciarle in garage nel caso in cui la qualità dell’aria sia da bollino nero - cioè con il superamento del limite di 50 microgrammi per metro cubo di pm10 - per 10 giorni consecutivi. Le nuove disposizioni del «patto padano», tra l’altro, costringeranno il Comune ad aggiornare la segnaletica verticale. In considerazione dell’impatto che le nuove regole avranno su un numero considerevole di automobilisti, in Comune si starebbe studiando il modo di «mitigare» tali misure, che resteranno in vigore per cinque giorni la settimana fino a marzo 2019 e che riguarderanno soprattutto utenti di basso reddito, anche offrendo delle alternative in fatto di mobilità. Le disposizioni dovranno essere condivise con la Provincia. Misure restrittive contro le emissioni nocive dovranno essere prese anche dai Comuni della provincia. Dal divieto sono esclusi i mezzi con motore elettrico, ibrido, a metano e gpl.