<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
FESTIVAL DELLA DOTTRINA SOCIALE. Il videomessaggio di papa Francesco ai partecipanti

«Il cambiamento
comincia
da noi stessi»

L’auditorium della Fiera durante il videomessaggio di papa Francesco FOTO MARCHIORI
L’auditorium della Fiera durante il videomessaggio di papa Francesco FOTO MARCHIORI
L’auditorium della Fiera durante il videomessaggio di papa Francesco FOTO MARCHIORI
L’auditorium della Fiera durante il videomessaggio di papa Francesco FOTO MARCHIORI

«La sfida della realtà chiede la capacità di dialogare, di costruire ponti al posto dei muri» e soprattutto «richiede cambiamento» al singolo e alla stessa Chiesa, nella direzione di una maggiore trasparenza, della freschezza e della genuinità. Il videomessaggio che Papa Francesco ha indirizzato ieri dall’auditorium della Fiera ai partecipanti al Festival della Dottrina sociale parte proprio dal titolo di questa quinta edizione: “La sfida della realtà”.

«La nostra vita è fatta di tante cose, di un fiume di notizie, di tanti problemi: tutto ciò ci spinge a non vedere, a non accorgerci dei problemi delle persone che ci stanno accanto», spiega il pontefice. «Questa è l’indifferenza. Ma questa estraneità è un modo che difende l’egoismo e ci rende tristi. Lo star vicino alle persone, versare l’olio della consolazione, toccare la carne dell’altro, farsi carico dei suoi problemi allarga il cuore, rimette in circolazione l’amore e ci fa stare bene». Papa Francesco chiede, quindi, di chinarsi sugli altri per allargare il cuore.

«Da tutti è percepito il bisogno di cambiamento perché si avverte che c’è qualcosa che non va. Il consumismo, l’idolatria del denaro, le troppe diseguaglianze e ingiustizie, l’omologazione al pensiero dominante sono un peso da cui ci vogliamo liberare», osserva Papa Francesco. «Il cambiamento vero parte innanzitutto da noi stessi ed è un frutto dello Spirito Santo. Il cambiamento è richiesto poi alle nostre strutture». Secondo il pontefice, «è preferibile essere flessibili per rispondere meglio ai bisogni concreti, che difendere le strutture e rimanere ingessati. Fare un po’ di pulizia, aumentare la trasparenza, recuperare freschezza, genuinità e agilità fa bene alle strutture e alle persone: troveremo nuovamente lo slancio e l’entusiasmo di fare qualcosa di bello a servizio dei fratelli». Ai nuovi bisogni e alle nuove povertà, secondo Papa Francesco, servono risposte nuove. Un messaggio che si conclude parlando della sfida ecologica, già inserita nell'Enciclica Laudato Si'.

Alla proiezione del videomessaggio hanno assistito il vescovo, Giuseppe Zenti, il segretario generale della Cei, Nunzio Galantino, don Adriano Vincenzi, presidente della Fondazione Toniolo; il direttore generale di VeronaFiere, Giovanni Mantovani e il presidente, Maurizio Danese. «La realtà va guardata in faccia: non si può far finta che non esista anche quando è cruda», ha detto il vescovo commentand le parole del pontefice, «è importante educare i ragazzi alla realtà sin da piccoli, perchè oggi non conoscono il valore delle cose e vivono in mondo virtuale che è proprio il contrario della realtà». M.TR.

Suggerimenti