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I sondaggi su commissione
e la deontologia di Tom Duly

Le campagne elettorali - scrive la Olga - sono una manna per i sondaggisti come il Tom Duly delle Caroèrse, titolare della "Moscopea-Opinioni & Disinfestazioni", che io e il mio Gino conosciamo perché ogni tanto ci chiama per chiederci per chi votiamo e anche perché, per arrotondare, ci viene a liberare la cantina dalle moréciole.

Il suo metodo non è molto diverso da quello dei suoi colleghi che da settimane continuano a sondaggiare su commissione dei vari candidati al caregón di sindaco e che, più si avvicinano le elezioni - mancano ormai due settimane all’11 giugno -, più sondaggiano.

Considerata la massiccia concorrenza, il Tom Duly offre al committente (candidato o partito o coalizione) due-tre punti percentuali in più ma, per un centinaio di euro extra, arriva anche a sei-sette, limite massimo perché c’è una deontologia professionale da rispettare.

Essendo esperto del mestiere, sa che il cliente userà i risultati del sondaggio per dimostrare all’elettorato la sua forza e per catturare quindi anche i voti di chi solitamente si schiera con chi ha maggiori possibilità di vincere le elezioni.

Se i committenti sono più di uno, non potendo favorire l’uno ai danni dell’altro, li accredita di percentuali uguali, anche se il totale, tenuto conto che ci sono anche altri candidati, dovesse superare il 100%, caso in cui se ne deduce che l’esito del voto è incerto.

Incertissimo se il totale dovesse essere superiore al 150%.

È proprio il caso di Verona, come dimostrano i sondaggi delle ultime ore. Bisogna dire che il Tom Duly si differenzia dai suoi colleghi per la pignoleria dei metodi di indagine.

Infatti raccoglie le indicazioni di voto telefonando (la sua ditta non ha personale se non una vecchia segretaria che riceve però solo gli ordini per le disinfestazioni: mosche, zanzare, moréciole, ecc.) alle stesse persone in tre momenti diversi della giornata: alla mattina presto quando il soggetto da intervistare è a digiuno, dopo pranzo e la sera tardi quando il soggetto si accinge ad andare a letto.

La metodologia, pur essendo scientificamente corretta perché le opinioni possono cambiare a seconda delle condizioni in cui si trova l’intervistato, gli procura molte maledizioni e denunce per molestie ma lui sostiene che gli pesa di più correre dietro alle moréciole.

Silvino Gonzato

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