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I giovani raccontano l’Europa che vogliono

I partecipanti con il borgomastro di Gurk, sede di un famoso duomo
I partecipanti con il borgomastro di Gurk, sede di un famoso duomo
I partecipanti con il borgomastro di Gurk, sede di un famoso duomo
I partecipanti con il borgomastro di Gurk, sede di un famoso duomo

«Le sfide che abbiamo davanti hanno carattere trasversale, non conoscono limiti territoriali o confine, ed è per questo che le risposte devono assumere una dimensione sovranazionale. Dunque, sosteniamo con decisione la necessità che l’Unione europea si doti al più presto di un’unica politica estera e di difesa, e con essa di una intelligence europea per combattere il terrorismo, di un unico esercito europeo e di una guarda costiera e di frontiera per controllare e gestire i flussi migratori».

Questa è la più impellente necessità secondo i 34 ragazzi che hanno partecipato all'annuale seminario di Neumarkt (Stiria - Austria), organizzato dal Movimento federalista europeo con il patrocinio dell’amministrazione provinciale di Verona.

«L’introduzione ufficiale dell’euro nel 1999 - proseguono i giovani nel documento approvato solo con due astensioni - è ancora una conquista parziale, perché l'euro è rimasto una moneta senza Stato, cioè senza un governo che accompagni le decisioni della Bce con una sempre più necessaria politica fiscale. Oltre alle misure monetarie messe in atto da Draghi negli ultimi anni, infatti, dovrebbe esserci un bilancio dell’Eurozona che intervenga per risollevare le aree geografiche economicamente e tecnologicamente sottosviluppate e che miri a una riconversione socialmente ed ecologicamente sostenibile dell’economia. L’Europa che sogniamo – concludono i ragazzi - è un’Unione che ha a cuore l’istruzione e la formazione dei giovani, la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie, con particolare attenzione al settore energetico, e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale degli Stati membri».

Quest'anno l'iniziativa è stata resa possibile grazie a borse di studio messe a disposizione da Alda, Coop di Castelfranco Veneto, Europe Direct di Venezia, Istituto Cavanis, Rotary club e dal Comune di Castiglione delle Stiviere. Il concorso si è così potuto tenere in 7 province: Belluno, Mantova, Padova, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza. Ai 12 ragazzi veronesi se ne sono perciò aggiunti 22 delle altre province citate. Per una fortunata coincidenza, infine, il 60° anniversario dei Trattati di Roma coincideva con i festeggiamenti per il 60° anniversario della Europahaus di Neumarkt, sede dei lavori.

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