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Hotel requisito,
niente ricorso al Tar
«Inutile e dannoso»

L’hotel Cristallo a Castel d’Azzano
L’hotel Cristallo a Castel d’Azzano
L’hotel Cristallo a Castel d’Azzano
L’hotel Cristallo a Castel d’Azzano

La proprietà dell’hotel Cristallo di Castel d’Azzano ha deciso di non fare ricorso al Tar contro la requisizione dell’albergo. La scelta è maturata in forza dei consigli dell’avvocato Alessandro Rigoli, e della lettera del sindaco Antonello Panuccio. Chiaro il consiglio dell’avvocato: «Il ricorso sarebbe, al di là dei soldi buttati, inutile e dannoso in quanto si ridurrebbe a una questione solo di facciata, con conseguenze ancora più gravi della requisizione». Il sindaco Antonello Panuccio con lettera inviata lunedì scorso chiedeva «di esplicitare formalmente allo scrivente, possibilmente entro la data di arrivo dei richiedenti asilo, l’intenzione di codesta società di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale. Questo al fine di valutare l’opportunità di predisporre analogo provvedimento ad adiuvandum». La risposta è giunta da Barbara Poiani, amministratrice unica della società che gestisce l’hotel Cristallo, in un comunicato stampa in cui rinuncia a presentare ricorso perchè sceglie la via del dialogo e della mediazione con la Prefettura. Dichiara che «preso atto delle motivazioni addotte a sostegno del provvedimento di requisizione e della situazione di assoluta emergenza, nota a tutti, stante la necessità di accoglimento di persone profughe; sentito il parere dei propri professionisti che hanno evidenziato l’assoluta inutilità di un ricorso al Tar, stante la pacifica reiezione dello stesso oltre che l’inopportunità di un contenzioso con la Prefettura; ritenuto il preminente interesse di salvaguardare i posti di lavoro di sette dipendenti che attualmente prestano la loro attività all’hotel in considerazione del fatto che, in caso di mancato accordo con la Prefettura, sarebbe stata costretta, suo malgrado, ad assumere i conseguenti provvedimenti di licenziamento; tenuto conto della concreta disponibilità manifestata dalla Prefettura che ha consentito di evitare il pregiudizio conseguente alla disdetta delle prenotazioni già confermate per la prossima Fiera cavalli, considerato infine che la Prefettura ha positivamente valutato la possibilità che la conduzione dell’hotel con i profughi possa essere affidata alla società proprietaria che gestisce attualmente la struttura, affiancata, per l’aspetto di mediazione socio-culturale, da una cooperativa che verrà individuata dalla Prefettura, soluzione questa non possibile in presenza di contenzioso, comunica di avere definitivamente rinunciato a depositare ricorso al Tar avverso i provvedimenti di requisizione della struttura alberghiera e di aver proseguito nelle soluzioni condivise con la Prefettura di Verona». G.G.

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