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La denuncia

«Guardrail carenti
La strage del bus
si poteva evitare»

La polizia sul luogo dell'incidente (foto Dienne)
La polizia sul luogo dell'incidente (foto Dienne)
La polizia sul luogo dell'incidente (foto Dienne)
La polizia sul luogo dell'incidente (foto Dienne)

«Una tragedia che si poteva evitare». Sulla strage dei ragazzi ungheresi, la «peggiore strage strada,e della storia di Verona» è intervenuta anche l'Aifvs - Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, con il suo presidente, il veronese Alberto Pallotti.

 

Pallotti mette sotto accusa le infrastrutture: «A cosa servono i guardrail se non ci proteggono? Il decreto ministeriale parla chiaro: "Le barriere di sicurezza stradale e gli altri dispositivi di ritenuta devono quindi essere idonei ad assorbire parte dell’energia di cui è dotato il veicolo in movimento, limitando contemporaneamente gli effetti d’urto sui passeggeri." Quindi, entro limiti accettabili il contenimento dei veicoli che dovessero fuoriuscire dalla carreggiata stradale deve essere assicurato».

E ancora: «Da un nostro sopralluogo, abbiamo potuto constatare che le barriere che erano istallate prima dell'incidente e anche quelle che hanno ricostruito ieri sono completamente inadeguate per tenere l'urto con un mezzo pesante lanciato alla velocità massima consentita. Perché, ieri, nelle ipotesi di reato, non ho sentito ancora nessuno parlare di carenza infrastrutturale, ma se non dovesse emergere dall’inchiesta, allora la proporremo noi come associazione con i nostri periti».

Pallotti conclude: «Abbiamo purtroppo dovuto aggiungere alla lista delle tragedie infinite altri ragazzi innocenti e nel fiore dei loro anni, ma non ci stiamo a liquidare questi eventi come inevitabili oppure a dare le colpe sempre ai soliti noti. Esistono precise responsabilità anche di chi ha il dovere di proteggerci. Le autostrade sono a pagamento, e hanno utili consistenti. Che li reinvestano nella sicurezza. L’associazione esprime cordoglio e si stringe accanto ai familiari dei superstiti e dei deceduti, annunciando che saremo al loro fianco per chiedere giustizia e chiedere a gran voce che simili tragedie non si ripresentino più».

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