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Gran Guardia accesa di viola
per ricordare i bimbi

Biban, Adami, l’assessore Bertacco e la Bocchi in municipio
Biban, Adami, l’assessore Bertacco e la Bocchi in municipio
Biban, Adami, l’assessore Bertacco e la Bocchi in municipio
Biban, Adami, l’assessore Bertacco e la Bocchi in municipio

Oggi la Gran Guardia sull’illumina di viola, il colore della speranza. È un segno, unito ad altri messaggi di fiducia che partono oggi da Verona per le famiglie che vivono o hanno vissuto l’esperienza di un neonato prematuro. Oltre che l’occasione per ricordare l’importanza della prevenzione durante la gravidanza. È quanto si propone con la Giornata Mondiale della Prematurità, celebratasi ieri in tutto il mondo, e che la nostra città ricorda oggi, dalle 14, anche con varie iniziative al Centro polifunzionale Manuel Fiorito, in Borgo Roma, in via Golino.

Sarà un momento di festa e condivisione per le famiglie con bambini prematuri - circa il 10 per cento dei nati - con testimonianze di genitori, medici e personale infermieristico. Intrattenimento per bambini e una partita di calcio a scopo benefico che vedrà in campo i giocatori della Terapia intensiva neonatale, unificata all’ospedale di Borgo Trento, contro ex calciatori dell’Hellas Verona. Hanno presentato l’iniziativa, promossa dal Reparto di Terapia intensiva neonatale di Verona con il patrocinio del Comune e la collaborazione dell’Anavi (Associazione Nascere per Vivere) e Agsm, l’assessore ai servizi sociali Stefano Bertacco, con il medico Paolo Biban, direttore del Reparto di Terapia intensiva pediatrica. Presenti i presidenti dell’Agec Roberto Niccolai, della commissione servizi sociali del Consiglio comunale Maria Fiore Adami (Battiti Verona Domani), la consigliera comunale della Lega Nord Laura Bocchi - che ha portato con sè alla conferenza stampa il figlio Ludovico, nato prematuro - e il presidente dell’Anavi Mauro Gherardi.

«Con circa 3.800 nascite all’anno, il Centro ospedaliero di Verona è il più importante del Veneto e per quanto riguarda i nati prematuri attira bambini anche da altre province», dice Biban. Il quale sottolinea che «un bimbo su dieci nasce prematuro, ma per fortuna i casi critici sono davvero pochi. Ringrazio dunque per la sensibilità dimostrata verso questa iniziativa, importante anche per dare sostegno e fiducia alle famiglie che hanno appena intrapreso questo cammino e lottano insieme ai loro piccoli». Bertacco, anche senatore di Fratelli d’Italia, sottolinea che «l’Amministrazione è molto attenta a queste tematiche e all’importanza che la prevenzione ricopre per la nostra salute ma anche, e soprattutto, per i bimbi che le mamme portano in grembo. Grazie ai progressi della medicina», aggiunge, «in cui Verona è centro di eccellenza, oggi la maggior parte dei bimbi prematuri arriva al peso e alla qualità di vita dei loro coetanei, con casi di sopravvivenza e recupero solo dieci anni fa impensabili». Maria Fiore Adami e Laura Bocchi rimarcano «la necessità della prevenzione e della sensibilizzazione dell’opinione pubblica, sul tema». Ecco perché oggi la Gran Guardia s’illumina di viola. Per dare speranza. Anche perché, conclude Gherardi dell’Anavi, pure padre di un figlio nato prematuro, «i medici e le infermiere del Centro di terapia neonatale di Verona sono eccezionali, molto professionali in un lavoro delicato e pesante».

Enrico Giardini

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