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ANNIVERSARI

Gli alpini invadono
la Bra: «Onorati
dal vostro affetto»

Cerimonia degli alpini questa mattina in Bra (foto Marchiori)
Cerimonia degli alpini questa mattina in Bra (foto Marchiori)
Gli alpini in Bra (foto Marchiori)

Il ritmo di “33“, l’inno degli alpini suonato dalla fanfara della brigata Cadore, ha contagiato persino i turisti che si godevano il tiepido sole della Bra. Tedesche in canottiera, studentesse spagnole, cinesi e giapponesi con il piumino griffato che hanno lasciato sui tavolini cappuccini e brioche per andare a filmare - con smartphone o minitelecamere - l’insolito spettacolo. Oltretutto compreso nel biglietto del viaggio.

AMORE E STIMA. È un amore a prova di crisi, quello che lega i veronesi con le penne nere. Lo ha sottolineato con orgoglio il presidente degli oltre 20.000 tesserati dell’Ana (Associazione nazionale alpini) di Verona, Luciano Bertagnoli. «Noi abbiamo messo in piazza il meglio di noi e i veronesi hanno risposto riempiendo la Bra, dimostrandoci il loro affetto. Verona ci ama e vogliamo ricambiare questo sentimento con la nostra presenza, soprattutto nei momenti di difficoltà e dolore».

La due giorni alpina della Bra, voluta per celebrare l’anniversario della costituzione delle truppe di montagna (nate 144 anni fa) è all’insegna della solidarietà, declinata alla maniera alpina. Gli angeli con la penna sul cappello, con il loro nucleo di Protezione civile, sono sempre tra i primi a correre dopo una calamità naturale. Ieri Friuli, Irpinia, Armenia e Emilia; oggi Amatrice. Gli ospedali da campo gestiti dalla Protezione civile dell’Ana sono dei gioielli di efficienza, ordine e pulizia, come si può constatare visitando il campo base allestito in Bra.

OSPEDALE DA CAMPO. Proprio davanti alle tende bianche, alla presenza del sindaco Flavio Tosi (con fascia tricolore) e dell’assessore Antonio Lella (che indossava il suo cappello da geniere alpino) si è inaugurata la festa alpina, che proseguirà anche oggi. Una sorta di prova generale, in vista del grande sogno: l’adunata nazionale del 2020, anno del centenario della costituzione dell’Ana scaligera. Il presidente Bertagnoli si dice possibilista. «A livello Triveneto abbiamo buone possibilità di spuntarla, dovremmo avere il 40% dei voti. Sono poche, se non nulle le obiezioni alla candidatura della nostra città. Gli amici del Triveneto sanno che tocca a noi: gli alpini mancano da Verona dal 1990. Ci sono però altre candidature a livello nazionale che potrebbero complicarci il cammino. Sarà indispensabile l’appoggio delle amministrazioni cittadine, ma soprattutto della Regione».

OFFERTE E SOLIDARIETA’. Girando per la Bra si potrà contribuire alle iniziative che vedono impegnati in questi giorni gli alpini veronesi: la ristrutturazione di appartamenti che rientrano nel progetto “Rete donna“ e la costruzione di una palestra e di due centri polifunzionali ad Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. Durante la messa che questa mattina alle 11 verrà celebrata sulla scalinata di Palazzo Barbieri dal cappellano don Rino Massella verranno invece raccolte offerte e coperte per la Ronda della Carità.

Prima della messa, alle 10 ritrovo al Sacrario militare del cimitero monumentale. Da lì partirà la sfilata, che prima di raggiungere la Bra farà una doverosa sosta davanti alla targa del 6° alpini.P.COL.

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