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Giulietta, il centrodestra preme per l’idea Mox su casa e cortile

Il rendering dell’ingresso al cortile secondo il progetto della MoxMartinelli e Carlo Benatti di Mox (al centro) in commissione MARCHIORI
Il rendering dell’ingresso al cortile secondo il progetto della MoxMartinelli e Carlo Benatti di Mox (al centro) in commissione MARCHIORI
Il rendering dell’ingresso al cortile secondo il progetto della MoxMartinelli e Carlo Benatti di Mox (al centro) in commissione MARCHIORI
Il rendering dell’ingresso al cortile secondo il progetto della MoxMartinelli e Carlo Benatti di Mox (al centro) in commissione MARCHIORI

Gestire il cortile e la Casa di Giulietta: siamo al “vedo” sulle varie proposte. Ma già da consiglieri di centrodestra come Mauro Bonato, della Lega, Andrea Bacciga e Paola Bressan di Battiti Verona Domani, nella commissione consiliare Cultura in cui è stato presentato, riceve un «mi piace», pur con qualche paletto a favore del Comune, il progetto della Mox Corporation, gestione in concessione. Vale a dire: ingresso a pagamento da via Cappello, dalla palazzina Armani, con due possibilità. O percorso espositivo su Verona, visita alla casa Capuleti, con ambientazione medievale, poi passaggio nel cortile e uscita da via Cappello, ingresso a 8 euro, ridotti 5 euro e mezzo. Oppure ingresso dal negozio e accesso diretto al cortile, con uscita pure su via Cappello: euro 2,50. Gratis per i possessori della Verona Card. Ipotesi di gestione per 12 anni, prolungabili a 24. Investimento di 4,7 milioni; 12 mesi per completare lavori e allestimento, oltre che il riordino del cortile da cui si uscirebbe con tornelli. Massimo 180 persone nel cortile e 140 nella casa, per questioni di sicurezza legate alla direttiva Gabrielli emanata dopo i disordini di Torino. Tema su cui sta investendo molto l’assessore alla sicurezza Daniele Polato. È quanto hanno presentato alla commissione, guidata da Daniela Drudi (Battiti Verona Domani) i rappresentanti della Mox Corporation Carlo Benatti, presidente, e Mirco Martinelli, amministratore, che con i fratelli Andrea Benatti e Alex Martinelli la gestiscono. La palazzina è di 800 metri quadrati, di privati. La casa è del Comune che vi ha il museo, con 350mila visitatori, a pagamento, nel 2017. Il cortile è condivisi da nove privati, ma la società ha trovato con loro un accordo e verserebbe 400mila euro all’anno in totale. Stando alle previsioni Mox - apertura dalle 7.30 alle 20, alcune sere alle 22, e con 42 persone addette al servizio - con un milione 438mila ingressi totali all’anno al Comune andrebbero un milione 260mila euro; con un milione 838mila ingressi, al Comune un milione 637mila. «Al Comune andrebbero dal 70 all’80% degli utili netti», ricordano Martinelli e Benatti, presenti l’assessore a cultura e turismo Francesca Briani, quello al patrimonio Edi Maria Neri, la neoentrata superdirigente ai musei civici Francesca Rossi e Michele Ren, dirigente comunale della cultura. Questa la proposta Mox. Ora arriverà in commissione quella del comitato di cittadini guidato da Umberto Trivella: portale web per prenotare gli ingressi al cortile. E poi l’ipotesi dell’isola di Giulietta, del Teatro Nuovo, autonoma: visite al teatro, con ingresso a pagamento da piazzetta Navona, e uscita dal cortile, valorizzando anche edifici vicini, sul mito scespiriano. Bonato, favorevole alla Mox, lancial’idea di un «contratto tra Comune e Mox, per dividere gli utili al 50% a testa» e di «una commissione mista Mox e rappresentanti di maggioranza e minoranza del Consiglio, per controllare tutto. Utili da reinvestire in cultura e ingresso gratis ai veronesi». Per Michele Bertucco (Verona e Sinistra in Comune) «gli oneri per il Comune sono troppo elevati e i soldi per i condomini sono tanti». Ma che ne pensa la Giunta? La Briani, «disposta a esaminare tutte le soluzioni», sottolinea che «i crediti per la società verrebbero ristorati con gli incassi e in ogni caso anche il Comune, mettendo la casa, partecipa dell’investimento di 4,7 milioni. E la casa fa parte dei musei civici che abbiamo affidato, per la conduzione, alla nuova dirigente Francesca Rossi». Neri: «Disponibili al confronto». Ma i consiglieri di centrodestra, si coglie dalla commissione, spingono per il piano Mox. •

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