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Appoggiato da Berlusconi

Giorgetti candidato
sindaco: «Riunirò
il centrodestra»

Alberto Giorgetti, deputato di Forza Italia ,già sottosegretario
Alberto Giorgetti, deputato di Forza Italia ,già sottosegretario
Alberto Giorgetti, deputato di Forza Italia ,già sottosegretario
Alberto Giorgetti, deputato di Forza Italia ,già sottosegretario

Il giorno dopo l’endorsement di Silvio Berlusconi, Alberto Giorgetti, parlamentare di Forza Italia, si mette al lavoro. L’obiettivo è riunire il centrodestra attorno a un programma e a una candidatura a sindaco per le amministrative del 2017. «Il messaggio è stato chiaro, e ringrazio Berlusconi per la stima e la fiducia nei miei confronti, ma le sue parole mi riempiono di responsabilità: la stella polare chiaramente è trovare un accordo con tutte le forze del centrodestra. Ma in ogni caso Forza Italia ha un candidato autorevole».

In una nota, il leader di Forza Italia sabato aveva lanciato la candidatura di Giorgetti, in nome della necessità per Verona di «un forte cambiamento», che l’ex sottosegretario all’Economia e finanze nei governi Berlusconi e Letta «è certamente in grado di promuovere con un progetto concreto e lungimirante». Più chiara di così l’indicazione, che arriva con largo anticipo rispetto all’appuntamento con le amministrative del 2017, non poteva essere.

«Berlusconi stesso», assicura Giorgetti, «si impegnerà a costruire l’alleanza di centrodestra a Verona: è un segnale importante di interesse per la nostra città e anche per lo stesso centrodestra e per l’area moderata, che storicamente sono alla guida della città». E sottolinea: «Quello di Berlusconi non è però un messaggio impositivo, ha voluto esprimere il suo gradimento per una persona di cui da anni conosce l’impegno politico in Parlamento».

E adesso? «È mia responsabilità coinvolgere quelle aree politiche e della società civile per costruire una proposta amministrativa con un forte tasso di rinnovamento». L’ex sottosegretario che da quasi vent’anni calca le scene di Montecitorio, dapprima nelle file di An, poi con il Pdl e infine con la «rifondata» Forza Italia - nel giugno 2014 aveva clamorosamente presentato le proprie dimissioni da deputato, per poi ritirarle a 24 ore dalla surroga-, già lo scorso 10 novembre, in un’intervista la nostro giornale, aveva dato la propria disponibilità a candidarsi a sindaco. E adesso, forte del sostegno incondizionato del leader del suo partito, fa sapere che si metterà subito al lavoro per la stesura del programma. «Sarà un lavoro istruttorio, da presentare a Berlusconi e al territorio».

Paolo Paternoster, segretario provinciale delle Lega aveva giudicato «di valore» la proposta di Giorgetti, aggiungendo però che «il candidato sindaco dovrà essere una persona di riferimento del nostro partito». Parole che il parlamentare di Forza Italia dice di apprezzare: «È un buon passo per trovare un’intesa». E assicura di aver ricevuto in queste ore «molti attestati di stima e vicinanza, anche da mondi», sottolinea, «che si erano allontanati dalla politica, per cui ora si apre un nuovo cantiere, e il mio impegno sarà quello di coinvolgere il numero maggiore di persone per costruire un programma non contro qualcuno, ma per Verona, un programma attento sia alle esigenze della gente, soprattutto di chi vive nelle aree periferiche, sia alle questioni strategiche... Il tempo per scriverlo c’è tutto».

L’obiettivo di riunire il centrodestra comprende anche i tosiani? «Il rinnovamento di cui si parla significa differenziarsi dall’attuale amministrazione, ma non sono per distruggere i pozzi insieme con l’acqua: vanno prese le cose buone e aggiungere ciò che è mancato, affrontando i tanti problemi non risolti. Nel proporre la mia persona, Berlusconi fa una scelta di discontinuità, ciò non significa chiudere alle esperienze di singoli o di chi vuole impegnarsi per costruire il centrodestra».

Nelle scorse settimane Giorgetti aveva aderito al movimento politico Terranostra, vicino a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Ma ora innesta la retromarcia: «Ho appoggiato l’avvio di questa realtà per costruire i comitati per allargare il fronte di Fratelli d’Italia... Ma è evidente che la mia candidatura nasce dalle file di Forza Italia».

Enrico Santi

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