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«Già fatte le pratiche
per il rientro dei quadri»

Monsignor Claudio GugerottiIl presidente Poroshenko a Kiev dopo il ritrovamento dei quadri
Monsignor Claudio GugerottiIl presidente Poroshenko a Kiev dopo il ritrovamento dei quadri
Monsignor Claudio GugerottiIl presidente Poroshenko a Kiev dopo il ritrovamento dei quadri
Monsignor Claudio GugerottiIl presidente Poroshenko a Kiev dopo il ritrovamento dei quadri

Entra in campo anche un ambasciatore di papa Francesco. E chissà che con un...aiutino dall’alto qualcosa si sblocchi, in quella che è stato definito «un intrigo internazionale». Già, perché ci stiamo avviando alla scadenza dei quattro mesi dal ritrovamento, in Ucraina (6 maggio) dei 17 quadri rubati il 19 novembre scorso dal museo di Castelvecchio. I quadri, però, sono ancora là. E Verona - anche se il museo di Castelvecchio, non fosse altro che per la curiosità legata al «furto del secolo», ha avuto comunque quest’estate un boom di visitatori - Verona dunque e i veronesi li vogliono al loro posto.

E fra i veronesi, desiderosi del rientro delle tele in riva all’Adige, c’è anche monsignor Claudio Gugerotti, 60 anni, nunzio apostolico in Ucraina, con sede a Kiev, un ambasciatore del Papa. Gugerotti su invito delle autorità ucraine ha visitato le tele al museo Khanenko, a Kiev (nell’Ucraina in cui si è riaccesa la tensione con la Russia per le vicende delle terre contese). A lui avevamo chiesto se avesse avuto qualche riscontro sul delicato iter del rientro delle opere. E ieri ci ha telefonato, per dirci che «da mie fonti ho appreso che sono state effettuate tutte le pratiche per organizzare il rientro dei quadri e ora si sta procedendo secondo le modalità di una trattativa bilaterale diplomatica». Da settembre si dovrebbe dunque dare l’accelerata definitiva. Anche se è chiaro che tutto va inserito e declinato all’interno dei rapporti fra Italia e Ucraina. Le autorità e i diplomatici ucraini hanno però già garantito, anche al nostro giornale, che tutto sta procedendo.

Intanto, a Verona - città che assegnerà la (contestata) cittadinanza onoraria al presidente ucraino Poroshenko come riconoscimento al Paese in cui sono stati ritrovati i quadri - le polemiche non si smorzano. Vincenzo D’Arienzo, deputato del Pd, osserva in una nota che «le tensioni Russia-Ucraina, un classico ormai da alcuni anni, potrebbero anche far slittare la consegna dei quadri rubati a Castelvecchio, al momento ipotizzata entro l’autunno, così come il Governo mi ha ribadito più volte. Non nascondiamoci che la crisi coinvolge il fragile equilibrio che l’Unione Europea aveva raggiunto pochi anni fa tra i due paesi ex sovietici», dice, contestando la cittadinanza onoraria a Poroshenko.

Enrico Giardini

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