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Gemellaggio con la cinese Hangzhou

Una seduta del consiglio comunale di Verona FOTO MARCHIORI
Una seduta del consiglio comunale di Verona FOTO MARCHIORI
Una seduta del consiglio comunale di Verona FOTO MARCHIORI
Una seduta del consiglio comunale di Verona FOTO MARCHIORI

Approvato ieri sera dal Consiglio comunale, con 27 voti a favore e un astenuto (Movimento 5 stelle), il gemellaggio tra la città di Verona e quella cinese di Hangzhou. L’accordo, volto alla promozione, alla conoscenza e alla valorizzazione dei due siti che rientrano nel Patrimonio mondiale dell’Unesco, è finalizzato all’intensificazione dei rapporti culturali, sociali, economici, ecologici e sportivi, con costante riferimento ad una azione comune per la pace, la solidarietà, l’incontro tra i popoli. «Quello di Verona è il primo dei 13 gemellaggi auspicati dal presidente cinese Xi Jinping», ha spiegato il sindaco Federico Sboarina. «Un accordo che si inserisce nelle intese prese durante il Forum Italia-Cina per l’implementazione delle attività congiunte nel settore della valorizzazione dei siti Unesco. Verona e Hangzhou sono accomunate da similitudini geografiche, entrambe infatti hanno un lago ad ovest, e da una tragica storia d’amore, Giulietta e Romeo da un lato e Liang Shanbo e Zhu Yingtai dall’altro». Inoltre, all’unanimità, con 30 voti a favore, il Consiglio comunale ha approvato la mozione che impegna la giunta ad attivarsi, con tempestività, per la presentazione della candidatura di Verona quale capitale italiana della cultura per l’anno 2021. Il documento chiede inoltre che la città rientri nell’istituendo comitato per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante. La mozione è stata presentata dalla consigliera comunale di Battiti per Verona Daniela Drudi, che ha sottolineato «le ottime possibilità per la nostra città di concorrere con successo, a condizione di un convinto impegno di tutti i soggetti interessati, sotto il coordinamento e la regia dell’amministrazione comunale». Il Consiglio comunale ha respinto, con 17 voti contrari e 7 favorevoli, la mozione presentata dal capogruppo di Sinistra in Comune Michele Bertucco che chiedeva la conferma delle attuali destinazioni urbanistiche per Villa Francescatti. È stata poi approvata all’unanimità, con 21 voti a favore, la mozione presentata dal capogruppo di Verona Civica Tommaso Ferrari, perché il Comune di Verona sia capofila di una rete di Comuni per chiedere alla Regione Veneto il rifinanziamento della legge regionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ad inizio della seduta, il Consiglio comunale ha commemorato, ricordandone l’impegno, l’ex assessore Gianfrancesco Zuanazzi, deceduto lo scorso 2 marzo. •

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