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Oggi e domani

Forum Euroasiatico
Oltre 600 aziende
per abbattere i muri

L'intervento di Prodi al forum (foto Marchiori)
L'intervento di Prodi al forum (foto Marchiori)
L'intervento di Prodi al forum (foto Marchiori)
L'intervento di Prodi al forum (foto Marchiori)

«Nei rapporti con la Russia assistiamo a un progressivo deterioramento che mi preoccupa, con tensioni verbali che richiamano alla Guerra Fredda». Lo ha detto, oggi al 5 Forum Eurasiatico di Verona che si è aperto questa mattina, il presidente per la Fondazione per la Collaborazione tra i popoli, Romano Prodi. «Il punto cruciale - ha spiegato Prodi - è l’Ucraina, dove si è trasformato un ponte in un campo di battaglia che ha reso difficile anche la situazione in Siria e in Medio Oriente. 

E senza un accordo tra Russia e Stati Uniti non si riuscirà ad arrivare alla pace in Siria e in qualche modo a una tregua in Medio Oriente. E questa è un’ammissione automatica della debolezza dell’Europa». Secondo l’ex premier: «il processo di deterioramento sistemico colpisce i rapporti Ue con tutta l’Eurasia sia sul piano politico che economico e le continue piccole provocazioni di esercitazioni militari fanno pensare che la leva di comando sia passata dai politici ai militari». 

«Ma io sono convinto - ha proseguito Prodi - che la Russia non possa portare a termine il proprio processo di sviluppo senza il legame indispensabile con l’Europa; per questo è necessaria una conferenza in cui si faccia il punto e si mettano le carte sul tavolo». L’ex presidente della Commissione Europea ha poi chiuso con una riflessione sulla politica degli Stati Uniti nei rapporti con Cina e Russia: «nella politica bisogna gestire anche i problemi di oggi - ha detto - e gli Usa non li hanno gestiti; ancora meno lo ha fatto l’Ue».

FALLICO

«Le oltre 600 aziende partecipanti a questo Forum, che rappresentano una quota considerevole dell’interscambio complessivo tra l’Italia e l’Unione Eurasiatica, sono il segnale e l’esempio che i protagonisti della comunità economica italiana, russa ed eurasiatica intendono abbattere le barriere frapposte dagli schieramenti geopolitici e dagli interessi di parte». Lo ha detto il presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia, Antonio Fallico, aprendo il 5 Forum Eurasiatico, in corso da questa mattina fino a domani a al Palazzo della Gran Guardia.

«Infatti - ha spiegato Fallico - in questi ultimi anni di tensione internazionale le aziende non solo hanno preservato il dialogo ma hanno contribuito, con la loro operosità, a ricostruire la fiducia tra i popoli». «Come sapete - ha aggiunto -, il contesto internazionale in cui si apre il 5 Forum Eurasiatico è segnato, purtroppo ancora una volta, da una forte tensione internazionale, al punto che molti media hanno parlato di un ritorno alla »Guerra Fredda« e alla contrapposizione tra i due blocchi Est-Ovest del Pianeta; come se la Storia non ci avesse insegnato nulla».

«Noi vogliamo, invece, - ha continuato Fallico - confermare la nostra volontà a costruire e a dare un contributo concreto non soltanto a livello economico, ma anche geopolitico, perseguendo gli interessi nazionali dell’Italia e dell’Europa, che sono partner naturali della Russia e dell’intera Grande Eurasia». «E lo vogliamo fare, condividendo e facendo nostro il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, quando lo scorso 13 ottobre in occasione del 65 anniversario del »Nato Defense College« a Roma ha detto che: »Nessuno può riportare indietro la storia. Nè, tantomeno, appare sensato riproporre il ripristino di una barriera che rievoca fatalmente quella cortina di ferro che umiliò per tanto tempo le aspirazioni di libertà di interi popoli. Le esibizioni di forza, il continuo saggiare le forze sono solo l’avvio di escalation per smontare le quali occorrono poi anni di ripristino di reciproca fiducia. La via del dialogo rimane centrale« ha concluso Fallico citando il Capo dello Stato.

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