«Di sicuro serve il dialogo, perchè per l’Italia, sia la Russia, sia l’Ucraina sono e possono essere fondamentali per lo sviluppo del nostro Paese». Lo ha detto il sindaco di Verona, Flavio Tosi, intervenendo alla presentazione del 5/o Forum Eurasiatico, il vertice economico che si terrà nella città veneta il 20 e 21 ottobre al Palazzo della Gran Guardia. Al Forum sono attese 600 aziende provenienti, oltre che dall’Italia, anche dai Paesi UEEA (Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia, Kirghizistan), Cina, India, Corea del Sud e Azerbaijan. Oltre 60 i relatori che nelle otto sessioni di lavoro affronteranno temi come i rapporti economico-commerciali tra l’Italia, l’Europa e i Paesi dell’Unione Economica Eurasiatica, ma anche quelli relativi ai processi geopolitici in movimento nella grande Eurasia, l’economia e alla finanza nel contesto della crisi globale; al mercato dell’energia in prospettiva 2020, fino ai nuovi modelli di cooperazione economica, alle infrastrutture e all’agroindustria.
«Questo evento - ha spiegato Tosi - spero che possa diventare l’occasione per cercare che queste tensioni diminuiscano, per dimostrare quanto è importante questo solidissimo rapporto che c’è tra Verona e la Russia e tra l’Italia e la Russia». «Attraverso questo forum - ha concluso - che ogni anno ha delle dimensioni importantissime, dal punto di vista delle società e delle realtà economiche che s’incontrano, e danno ancor di più la misura di quanto sia importante la cooperazione». Anche questa edizione del Forum Eurasiatico è organizzata dall’Associazione Conoscere Eurasia, Fondazione Roscongress e Forum economico internazionale di San Pietroburgo in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Gazprombank, Region Group e Visa Handing Services. «Noi ce la mettiamo tutta - ha dichiarato Antonio Fallico, presidente di Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia - per svelenire questa atmosfera di tensione geopolitica. Sappiamo che è un’atmosfera un pò strumentale delle scadenze elettorali che ci sono soprattutto negli Stati Uniti e, probabilmente, anche in Italia per quanto riguarda il referendum».