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Fondi europei, occasione per il no profit

Promuovere l’utilizzo dei fondi europei per sostenere progetti in campo sportivo e nel mondo delle piccole e medie imprese del Terzo settore: le opportunità ci sono e vanno colte.

Con questo obiettivo l’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Verona e di Roma ha organizzato ieri in Gran Guardia un convegno rivolto ai loro associati e agli imprenditori.

«Spesso molti finanziamenti a livello europeo rimangono inutilizzati», esordisce il presidente dell’Ordine scaligero Alberto Mion.

«È fondamentale, dunque, fornire ai colleghi gli strumenti tecnici perché si possa accedere a questi fondi, soprattutto in settori come lo sport e il no profit, dove le risorse sono sempre più scarse».

Tra gli organizzatori dell’incontro figura anche il consigliere comunale della Lista Tosi Giorgio Pasetto. «L’idea è quella di facilitare l’approvvigionamento di fondi europei, mettendo insieme le competenze di diverse figure professionali, dai commercialisti ai dottori in Scienze motorie, dagli architetti agli ingegneri agli imprenditori», spiega Pasetto.

«Attraverso dei tavoli tecnici», aggiunge, «si possono costruire progetti per reperire risorse e realizzare infrastrutture sportive: per il calcio dilettantistico, ad esempio, stiamo studiando dei campi di erba sintetica all’interno del territorio del Comune, in modo da sistemare quelli già presenti ma rovinati».

È quanto mai urgente, secondo Alessandra Forconi, presidente dell’Associazione italiana progettisti europei, proprio creare una rete di “europrogettisti”, in grado di intercettare queste risorse europee e tradurle in investimenti sul territorio.

«La questione dei finanziamenti europei è importante non solo nell’ottica dei promotori dei progetti, ma anche dal punto di vista dell’efficienza del sistema Paese», sostiene Enrico Zanetti, già viceministro all’Economia e finanze del Governo Renzi.

«Il governo Renzi si è ritrovato a dover gestire la programmazione 2007-2013 con grande ritardo: per la nuova programmazione 2014-2020 è fondamentale, dunque, che il Paese giochi d’anticipo, con una pubblica amministrazione più efficiente a livello regionale, ma anche con “stimolatori” privati, imprenditori interessati ad avviare un numero significativo di progetti».M.TR.

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