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GIORNO DEL RICORDO

Foibe, dopo la polemica la scuola cambia programma. Bufera sul presidio Skinheads

Il monumento ai Martiri di Istria e Dalmazia e l'educandato agli Angeli
Il monumento ai Martiri di Istria e Dalmazia e l'educandato agli Angeli
Il monumento ai Martiri di Istria e Dalmazia e l'educandato agli Angeli
Il monumento ai Martiri di Istria e Dalmazia e l'educandato agli Angeli

Non più una conferenza, ma un contraddittorio. È non più soltanto un ospite – Eric Gobetti, lo storico bollato come “negazionista“ da chi porta avanti la memoria delle stragi nelle foibe e del dramma dell'esodo dal confine orientale – ma un parterre di invitati: l'assessore alla Cultura e Politiche giovanili Francesca Briani, già presidente dell'Associazione Venezia Giulia e Dalmazia di Verona, lo storico e docente dell'Educandato Agli Angeli Riccardo Mauroner e il giornalista Fausto Biloslavo, co-autore del volume «Verità infoibate», pubblicato nel 2021.

L'obiettivo della «Rete scuola e territorio: educare insieme», organizzatrice dell'evento, è quello di bilanciare il confronto, dopo che sull'incontro per le scuole in programma per domani 10 febbraio, Giorno del Ricordo, si è scatenata la bufera, con tanto di presa di posizione del sindaco Federico Sboarina (che ha chiesto spiegazioni al provveditore Sebastian Amelio) e mozione depositata dal consigliere leghista Andrea Bacciga (per impegnare l'Amministrazione affinché venga cambiato il relatore).

«In segno di attenzione e con il desiderio di evitare qualsiasi forma di conflitto nei confronti di tutti coloro che onorano e difendono il ricordo delle tragiche vicende del confine orientale italiano, la Rete si impegna ad assicurare un'ampia riflessione scevra da qualsiasi tentativo di riduzione o negazione dei fatti storici», si legge in una nota, in cui si motiva la scelta di aprire ad altri relatori con la volontà «di dare ascolto ed espressione anche alla voce di chi ha vissuto direttamente il dramma delle vicende legate al Giorno del Ricordo e di offrire agli studenti un quadro storico degli eventi il più ampio possibile».

La Rete ha anche invitato le scuole aderenti (65 di ogni ordine e grado, di cui è capofila l'istituto Copernico-Pasoli) a seguire in diretta streaming le celebrazioni organizzate dal Comune. Ma la correzione di rotta non passa senza sofferenza: l'associazione esprime «disagio e preoccupata sollecitudine per la presa di posizione del sindaco Federico Sboarina» e invita tutti a «evitare strumentalizzazioni che pongano una delle Reti più serie e impegnate della provincia in una luce negativa, considerato l'impegno costante di docenti, studenti, genitori a promuovere cultura, dibattito, onestà intellettuale e spirito democratico di civile convivenza».

Da oltre un decennio l'ente si occupa di attività formativa gratuita per studenti, docenti e genitori e promuove eventi di spessore, aperti al territorio e spesso in collaborazione con le istituzioni. Sulla vicenda si è espresso l'Anpi di Verona, con il presidente provinciale Andrea Castagna che parla di «ennesima occasione su cui costruire una strumentale battaglia politica, volta a rendere le celebrazioni del 10 febbraio un contraltare della Giornata della Memoria. La ricorrenza non può e non deve essere utilizzata pretestuosamente per minare i principi dell'autonomia scolastica», mentre la Rete degli studenti medi è solidale con il Copernico-Pasoli: «Non si può pensare di censurare un evento simile, a maggior ragione se inserito in contesto scolastico. Non è così che si rinnova la memoria, serve comprendere a fondo quello che è stato, anche ragionando sulle responsabilità del nostro Paese. Solo così queste commemorazioni possono lasciarci delle riflessioni ancora attuali».

Sempre che non diventino terreno di scontro politico, come puntualmente avviene e come sta accadendo anche in queste ore che precedono le celebrazioni di quest'anno, scandite dalle polemiche bipartisan: da una lato su Gobetti, dall'altro sul presidio dell'associazione Veneto Fronte Skinheads autorizzato dal Comune nei pressi di Santa Lucia (l'Anpi, di nuovo, esprime «preoccupazione e dissenso per lo spazio concesso a soggetti che si richiamano apertamente all'ideologia nazifascista», mentre il deputato del Pd Emanuele Fiano dichiara: «Giusto il tributo alla tragica storia delle foibe. Ma non può essere consentito che questo avvenga da chi inneggia ancora al fascismo e al nazismo come fa Veneto Fronte Skinheads»), da un altro ancora sul patrocinio che il Comune ha concesso al controverso concorso per le scuole elementari e medie sull'“amor di patria“, indetto dal Museo Reggimentale Giovani Fascisti di Ponti sul Mincio e ispirato alla memoria Fulvio Balisti, gerarca fascista e repubblichino della Rsi.

In quest'ultimo caso ne chiedono il ritiro gli esponenti del Pd in Consiglio comunale, Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani («giù le mani dalle scuole!»), ma taglia corto l'assessore Marco Padovani: «È riconosciuto al concorso e non ad altro e il Comune lo concede da anni».

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