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Fino al 2012 ha ospitato migliaia di veronesi

La vegetazione  è cresciuta fino a coprire parte della facciata
La vegetazione è cresciuta fino a coprire parte della facciata
La vegetazione  è cresciuta fino a coprire parte della facciata
La vegetazione è cresciuta fino a coprire parte della facciata

Aperto nell’immediato dopoguerra, come una casetta che poteva ospitare qualche gruppo di ragazzi, la colonia ligure di Ceriale, in provincia di Savona, nel corso degli anni si è ampliata fino alle attuali dimensioni. Un tempo proprietà del consorzio provinciale antitubercolare e poi di quello intercomunale per i soggiorni climatici, ha ospitato migliaia di veronesi fino al 2012. L’edificio, su tre piani con un parco attorno con un parco di quattromila metri quadrati e spiaggia privata, aveva un valore stimato di 6,3 milioni di euro. Attualmente si mantengono spiaggia e bagnino senza che però qualcuno possa usufruire dell’area, cosa però necessaria per tenere attiva la spiaggia in modo che la Regione Liguria lasci la concessione ai proprietari, vale a dire la provincia di Verona e i 98 Comuni scaligeri, circostanza necessaria per mantenere un certo valore all’immobile. La struttura andrebbe messa a norma e restaurata: la spesa andrebbe spalmata per metà sulla Provincia e per metà sui 98 Comuni, un onere improponibile per gli enti locali alle prese tutti con i noti problemi di contenimento della spesa pubblica. Contro la vendita si erano schierato l’ex sindaco Flavio Tosi spalleggiato dal deputato del Pd Vincenzo D’Arienzo che aveva proposto un recupero della colonia e dell’area circostante con sistema pubblico-privato.

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