Spunta una nuova grana per il filobus: il transito in via Mameli, in Borgo Trento, dove due delle quattro corsie di marcia attuali, nel tratto dal semaforo dell’ospedale in direzione Parona, dovranno essere dedicate al futuro mezzo elettrico per il trasporto pubblico. Lasciandone solo due alle auto.
Quindi andrebbero eliminate decine e decine di stalli blu per la sosta, a pagamento, gestiti dall’Amt, anche lungo quella strada, oltre che in altre vie in cui passerà il mezzo. È un nuovo nodo progettuale del filobus - i cui cantieri sono fermi - all’attenzione della nuova Amministrazione comunale ed esaminato ieri.
L'assessore al traffico Luca Zanotto non nasconde che i grattacapi sono più di uno. Con ricadute, inevitabili, anche sul piano economico-finanziario dell’opera. Per la quale, lo ricordiamo, l’Amt ha già firmato un contratto con l’Associazione temporanea d’impresa (Ati) guidata dal Consorzio cooperative costruzioni, per 140 milioni, il 60 per cento dei quali finanziati dallo Stato.