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Tradizione e innovazione

Fieragricola 2016
In campagna è boom
di ragazze contadine

Fieragricola, donne in primo piano
Fieragricola, donne in primo piano
Fieragricola, donne in primo piano
Fieragricola, donne in primo piano

Nel 2015 sono aumentate del 76% le ragazze italiane under 34 anni che hanno scelto di lavorare in agricoltura come imprenditrici agricole, coadiuvanti familiari o socie di cooperative agricole. È quanto emerge da un'analisi Coldiretti. «Più lavoro in agricoltura mdall’innovazione - Missione cambiamento: le risposte dei giovani agricoltori», illustrata alla Fieragricola di Verona con le esperienze creative di imprenditori agricoli innovatori che hanno presentato nuovi prodotti e tecnologie, dalla App salvatruffe all’energy drink contadino, dal caviale di lumaca alle panatine, dalla pasta di canapa alle microalghe per il benessere.

La crescita femminile è pari al triplo di quella registrata dai coetanei maschi che aumentano comunque del 27%, sulla base dei dati Istat relativi a primi nove mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si evidenzia dunque l’affermarsi in Italia di una nuova generazione di 60mila contadini, allevatori, pescatori e pastori che costituiscono uno dei principali vettori di crescita del settore agroalimentare italiano grazie ad una capillare e rapida acquisizione di processi innovativi che spingono l’occupazione. Se un numero sempre più elevato di giovani decide di dare continuità all’azienda familiare la vera novità sono le new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sull’agricoltura con estro, passione, innovazione e professionalità, i cosiddetti agricoltori di prima generazione.

AGRICOLTURA SOSTENIBILE. «Il percorso dell’agricoltura s’incammina verso uno sviluppo sostenibile e ambientale, che passa anche attraverso il miglioramento delle varietà agricole per aumentare la resistenza alle malattie e progredire in termini qualitativi e quantitativi». Lo ha detto oggi a Fieragricola l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan, intervenuto al convegno «Cisgenetica: parte la via italiana al biotech» promosso da Confagricoltura Veneto.
«La Regione è molto interessata alla ricerca e all’innovazione in agricoltura, che segue anche attraverso i propri centri di ricerca a Padova e Conegliano - ha detto l’assessore -. I cambiamenti climatici ci imporranno delle scelte, così come gli orientamenti sociali, che vanno verso una richiesta sempre più forte di prodotti sani e senza chimica. E noi, quando sarà il momento, faremo la nostra parte. Del resto il miglioramento genetico in agricoltura esiste dalla storia dell’uomo: si sono sempre incrociate piante e animali per avere la qualità. La ricerca esiste anche in medicina. Trovo, quindi, che non sia scandaloso di parlare di cisgenetica e biotecnologie in agricoltura». Lorenzo Nicoli, presidente di Confagricoltura Veneto, ha aperto il convegno ricordando l’impegno che da tempo l’associazione ha messo in campo per la ricerca: «con l’innovazione possiamo coltivare il sogno di un’agricoltura che possa coniugare sostenibilità economica e ambientale e che riesca a diminuire l’utilizzo della chimica per combattere le malattie. Il settore agricolo italiano necessita di risorse per recuperare il gap competitivo con gli altri Paesi, che vedono nella ricerca e nell’innovazione genetica in agricoltura non un problema, ma una soluzione alle sfide globali».

 

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