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Fiamme in un B&B, turisti ringraziano i carabinieri

Una pattuglia dell’Arma
Una pattuglia dell’Arma
Una pattuglia dell’Arma
Una pattuglia dell’Arma

«Eravamo spaesati, disperati. Ma il vostro intervento ci ha ridato la tranquillità». Al comando di via Salvo d’Acquisto nei giorni scorsi è arrivata una lettera grata e commossa: l’ha scritto una famiglia di turisti israeliani che sabato si sono ritrovati il bed & breakfast invaso dal fuoco e dalle fiamme e che sono stati aiutati dai carabinieri a trovare una sistemazione.

I quattro, mamma, papà e due figli, erano stati sul lago e poi in Arena a vedere la Carmen. Al ritorno, aprendo la porta del loro alloggio in via Stanga, alla Croce Bianca, si sono trovati davanti una densa cortina di fumo: si era sviluppato un incendio per un cortocircuito della ventola del sistema di areazione che era caduta sul water dando fuoco al copri tazza in plastica. I vigili del fuoco, allertati immediatamente, sono riusciti ad evitare che le fiamme di espandessero. Il papà è entrato per recuperare gli effetti personali della famiglia, che aveva intenzione di fermarsi una settimana a Verona e nel frattempo sono arrivati i militari del Radiomobile, che sono riusciti, prima a contattare la sorella del responsabile del B&B apparentemente irrintracciabile, e poi a trovargli un'altra sistemazione, in corso Cavour. Li hanno accompagnati, lasciandoli solo soltanto quando hanno capito che non avessero bisogno di null’altro.

«Quando abbiamo trovato l’appartamento in fiamme», hanno scritto il giorno dopo in una missiva indirizzata al Comando, «ci siamo sentiti persi, spaesati, in un paese che non conosciamo, senza riuscire a contattare il responsabile della struttura perché era all’estero, e non sapendo dove andare a dormire, ben consapevoli che trovare una quadrupla libera a Verona di sabato sera a metà agosto è alquanto difficoltoso. Ma il vostro intervento», si conclude la lettera, «ha trasformato un momento di totale disagio e negatività in un’esperienza positiva».RI.VER.

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