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Due giornate dedicata al mondo delle due ruote

Festival della bici a Verona
Torna Cosmo Bike in Fiera

Due giornate dedicata al mondo delle due ruote
Cosmobike
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Scatto in salita e cambio di passo. Cosmo Bike Show diviene «Il festival della bici». Mantiene intatta la formula espositiva, con 180 marchi legati al settore suddivisi in due padiglioni. Ma la declina in una formula raccontata e a confronto con il pubblico, in collaborazione strettissima con la «Gazzetta dello Sport». «Questa manifestazione rappresenta per noi una “start-up“ che piacerà al mercato, alle aziende e agli appassionati», il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese.

 

Tappa intermedia, quella del 16 e 17 febbraio, tra il concluso Motorbike Expo e la prevista conclusione in Arena del Giro d’Italia 2019. «La manifestazione», sottolinea il direttore generale, Giovanni Mantovani, «nasce da un lungo confronto con chi usa la bicicletta per muoversi in città, per sport o semplice svago». E non a caso, al centro di Cosmo Bike Show, ci sarà la «e-bike», in tutte le sue diverse declinazioni. Che una parte di una futura espansione nell’uso delle due ruote con pedali sia legato proprio a una batteria lo ammette anche uno storico delle imprese scritte solo con muscoli e polmoni come Pier Bergonzi, vicedirettore della «Gazzetta dello Sport». «Abbiamo creduto in questo progetto dall'inizio», spiega. «Verona è al centro di un mondo che respira ciclismo. Porteremo dentro la fiera i contenuti, i personaggi e le aziende che hanno una storia da raccontare. Questa città può veramente diventare la capitale della bici

 

». L’evento inaugurale, nella mattinata di sabato, è dedicato a «Il Giro d’Italia e le tappe venete»: accanto alle presenze istituzionali, tra le quali il presidente della Regione, Luca Zaia, l’appuntamento sarà anche con Giovanni Battaglin, Francesco Moser e Ivan Basso, vincitori proprio a Verona nel rispettivamente nel 1981, 1984 e 2010. Frammenti di storia sportiva. «Cosmo Bike Show, nella sua nuova veste di festival, ha un forte impatto sociale nel promuovere i comportamenti virtuosi legati all’utilizzo della bicicletta e va nella direzione di quanto l’amministrazione comunale è impegnata a realizzare sul fronte della mobilità urbana sostenibile», chiarisce il sindaco Federico Sboarina.

 

E nella settimana di «Verona in Love» il festival delle due ruote si affianca con «Dolcemente in Love», raccogliendo tweet romantici e foto su Instagram che abbiano, rigorosamente, la bicicletta come fonte d’ispirazione. Altrettanto fondamentale lo spazio legato alla sicurezza di chi, per sport o necessità, sceglie le due ruote. Domenica ne parleranno tra gli altri Roberto Sgalla, dirigente delle specialità della Polizia di Stato, Gianni Bugno, presidente dell’Associazione italiana corridori, con una testimonianza di Marco Scarponi, indimenticata «Aquila di Filottrano», travolto e ucciso due anni fa da un camion nel corso di un allenamento. Cosmo Bike Show sceglie di puntare anche sul lato «social»: per tutto il weekend un gruppo selezionato di «influencer» racconterà la bicicletta in modo non convenzionale, attraverso sport, stili di vita, turismo ed enogastronomia. Per negozianti e riuvenditori saranno organizzati anche seminari didattici per imparare a sfruttare al meglio Facebook e Instagram nel proprio business. Cosmo Bike Show, sosterrà anche la Fondazione «Città della Speranza», per favorire la ricerca scientifica sulle malattie pediatriche e onco-ematologiche. «Alcuni nostri ex piccoli malati», spiega Stefania Fochesato, responsabile per la raccolta di fondi, «sono divenuti sportivi, ciclisti». E anche questo è un frammento della lunga storia della bicicletta. E dei ciclisti. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Paolo Mozzo

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