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Ex Tiberghien in vista case negozi e uffici

Conto alla rovescia per conoscere il futuro del progetto di riconversione dell’ex lanificio Tiberghien, a San Michele Extra, già demolito per la maggior parte degli edifici - tranne quelli vincolati dalla Soprintendenza - e negli anni scorsi, quando erano ancora in piedi, meta di senza fissa dimora. Negli ultimi tempi il problema è rientrato, anche perché nel complesso c’è soprattutto, ora, una montagna di detriti. La riconversione del complesso - della società Verona 2007 - è legata alla variante urbanistica 23, adottata dall’Amministrazione comunale ma non approvata. Essa comprende vari progetti edilizi, di zone commerciali, di edifici abitativi e a servizi, in Zai, in centro, in collina. Per l’ex Tiberghien - spiega il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, con Giuseppe Campagnari - il progetto ha subito modifiche. L’ultima versione prevede, su una superficie totale lorda di 28.444 metri quadrati, un’area per abitazione di 2.570 metri quadrati; una zona commerciale di 15.305 metri quadrati, una a servizi di 9.598, altri immobili per 978 metri quadrati. «Se la giunta comunale volesse dare un segnale di buon senso dovrebbe ridurre drasticamente il carico commerciale previsto all’ex Tiberghien», dice Bertucco. «A fronte dei 7.900 metri quadrati richiesti dalla proprietà, l’Amministrazione Tosi era disposta a dargliene il doppio: 15.900. Ora, quanto sarà largo di manica Sboarina? A giudicare dalla dimensione e dal numero delle rotonde già annunciate su viale Venezia, molti, anzi, troppo!».

E.G.

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