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Era amico degli alpini
«Spesso cucinava per noi»

La trattoria Agnella era la vita di Luciano Castellani. Ma nel giorno di chiusura, il mercoledì, lui talvolta trascorreva il tempo libero in compagnia degli amici alpini di Valgatara. Si trasferiva nella baita delle penne nere e amava cucinare per loro.

«Allora era una festa», ricorda Giuseppe Aldrighetti, storico capogruppo, nonché amico d’infanzia di Castellani. «Luciano era molto bravo ai fornelli; ci preparava la lepre in salmì e altri piatti particolari e succulenti. Sia lui sia suo fratello avevano sempre rinnovato la tessera Ana come simpatizzanti».

Al ricordo delle cene in allegria, Aldrighetti aggiunge l’ultima immagine: «L’altro giorno passavo in macchina sotto la trattoria. Lui era seduto fuori. Ci siamo scambiati un cenno di saluto al volo. Ecco, è stata l’ultima volta che l’ho visto. Non l’avrei mai immaginato. Sono esterrefatto, scioccato».

Aldrighetti prosegue sul filo della memoria: «Eravamo della stessa classe, 1944. Abbiamo trascorso l’infanzia insieme e anche i primi anni di scuola, crescendo con gli altri ragazzi di paese. Poi io ho proseguito verso il diploma, lui ha iniziato in trattoria. Luciano ha sempre lavorato con onestà. Era di poche parole, uno che si potrebbe definire “rustico“, ma una persona davvero degna. E conosciutissima».

«Anche se non ha mai fatto male a una mosca», aggiunge, «non era il tipo da lasciarsi intimorire dalle provocazioni. Chissà, forse ha reagito e questo gli è costato la vita. Valgatara è sempre stata un paese tranquillo, di gente seria che lavora, ma ultimamente è bersagliato. Tra la gente c’è paura, non ci si fida a lasciare la casa incustodita. La tragedia ha lasciato tutti ammutoliti. Condoglianze ai familiari». L.CO.

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