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Episodi evitabili?
«Scarsa la cultura della prevenzione»

«Recenti fatti di cronaca avvenuti in Italia, dimostrano come le morti di bambini nelle auto, causati dai colpi di calore perchè uno dei genitori non si è accorto della loro presenza nel veicolo, non siano più casi così rari». A spiegarlo, dopo la vicenda della morte del bambino chiusosi nell’auto della madre a San Giovanni Lupatoto, è il comandante della Polizia municipale Luigi Altamura che da tre anni studia questo genere di tragedie. «L’Italia da questo punto di vista è molto lontana dalle grandi campagne di sensibilizzazione che altre nazioni nel mondo stanno conducendo. Negli Stati Uniti», spiega Altamura, «il fenomeno è molto presente, a tal punto che il National Highway Traffic Safety Administration vi dedica una grande campagna informativa, attraverso spot radiofonici e televisivi, uso massiccio di social network, manifesti e un’intera giornata dedicata alla sensibilizzazione».

Negli Stati Uniti, secondo i dati resi noti dal comandante, un bambino muore ogni 10 giorni, a causa dell’abbandono a bordo di autovetture. Nel 2017 (al 27 giugno) sono già morti 18 bambini. Furono 39 nel 2016 e dal 1998 sono stati 718, con una media annuale di 37 decessi. I casi più frequenti, precisa Altamura, «riguardano il bimbo dimenticato nell’auto, con temperature interne di 50 gradi o quello in cui i bambini entrano nell’auto lasciata aperta e non riescono più ad uscire per la chiusura automatica delle porte».

E allora ecco i suggerimenti per evitare le tragedie: il primo consiglio riguarda la regola del «guardare prima di bloccare», trovare un segnale davanti al parabrezza che ci ricordi sempre di controllare i sedili posteriori prima di chiudere il veicolo e andare al lavoro. Altro suggerimento è il posizionamento della propria borsa con i documenti e del proprio cellulare sul sedile posteriore quando si viaggia con il bimbo. Occorre poi prestare molta attenzione con le nuove tipologie di chiavi elettroniche che potrebbero bloccare il veicolo, specie se rimane aperto per un certo tempo con successiva chiusura automatica. Esistono anche nuove tipologie di seggiolini «allarmati» che mettono in guardia il genitore nel momento in cui il bimbo è ancora in auto.

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