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Ed è bufera sul convegno con un medico «no vax»

Nella foto d’archivio, un ragazzo si sottopone a una vaccinazione
Nella foto d’archivio, un ragazzo si sottopone a una vaccinazione
Nella foto d’archivio, un ragazzo si sottopone a una vaccinazione
Nella foto d’archivio, un ragazzo si sottopone a una vaccinazione

Laura Perina È bufera sul confronto informativo sull'obbligo vaccinale promosso dal comitato Genitori Attenti e patrocinato dalla presidenza del Consiglio comunale, al quale parteciperà anche un noto medico considerato da molti l'alfiere della battaglia no vax. È il dottor Dario Miedico, epidemiologo milanese di 77 anni molto attivo nel Comilva, il movimento italiano per la libertà di vaccinazione e la tutela dei diritti dei danneggiati da vaccino. Per le sue posizioni, su di lui pende un avviso di radiazione dall'Ordine dei medici del capoluogo lombardo che al momento è sospeso da un ricorso alla Cceps – Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie. Insorge l'Ordine dei medici di Verona, con il past president Roberto Mora (da pochi giorni gli è succeduto Carlo Rugiu) che prende le distanze dall'evento in programma oggi in sala Lucchi, allo Stadio, alle 21. «La locandina del convegno reca il logo del Comune e la cosa mi stupisce, considerando che l'Amministrazione lavora quotidianamente in sinergia con le istituzioni sanitarie» tuona, e precisa di avere in canna una lettera da inviare anche alla ministra della Salute Beatrice Lorenzin. «È di pochi giorni fa la notizia della classe di un liceo di Novi Ligure in cui tutti studenti e docenti hanno deciso spontaneamente di vaccinarsi per proteggere il loro compagno malato di tumore. Se a Verona le cose stanno così, sarebbe meglio che il sindaco tornasse sui banchi di scuola e il preside di quell'istituto prendesse il suo posto», dice. «Ma Miedico non è stato radiato, il procedimento disciplinare nei suoi confronti non è terminato e lui, a pieno titolo, può continuare a esercitare» replica Diego Romaniello, referente del comitato Genitori Attivi e promotore della serata. «L'avviso di radiazione Miedico lo ha ricevuto dopo aver sollevato dei dubbi, sebbene non abbia mai fatto dichiarazioni contro i vaccini. Tutto ciò è strano, considerando che lo stesso Ordine l'anno scorso gli ha dato un encomio per celebrare i suoi 50 anni di carriera». Sul perché dell’invito, «vogliamo improntare un confronto per dare un'informazione a 360 gradi» sottolinea Romaniello, specificando di aver «chiesto a molti altri medici di partecipare e da tanti è arrivato un diniego». Hanno detto sì Paolo Biban, direttore della Pediatria a indirizzo critico dell'Azienda ospedaliera, e l'ematologo Paolo Bellavite, già professore di Patologia all'Università scaligera. Sugli aspetti giuridici dell'obbligo vaccinale interverrà l'avvocato Christian Serpelloni del foro di Verona. «La nostra associazione» spiega Romaniello «non ha alcuna posizione sui vaccini ma in tutti gli àmbiti ritiene la libertà un valore fondamentale e primario». «Abbiamo concesso il patrocinio all'iniziativa specificando che il Comune non prende posizioni, ma rimane imparziale osservando le norme di legge» precisa il presidente del Consiglio comunale, Ciro Maschio. «La scelta di dare spazio alla serata è stata condivisa dalla Conferenza dei capigruppo anche per la presenza di autorevoli esponenti dell'obbligo vaccinale, dunque ci saranno momenti di confronto. Quando è arrivata la richiesta di patrocinio non sapevamo del provvedimento nei confronti di Miedico. Se la radiazione fosse stata definitiva avremmo coinvolto un altro relatore». •

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