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E Santa Lucia vuole
certezze per la pista fra
le vie Tevere e Torricelli

La pista ciclabile «La Vecchia Ferrovia» fra Santa Lucia e Golosine
La pista ciclabile «La Vecchia Ferrovia» fra Santa Lucia e Golosine
La pista ciclabile «La Vecchia Ferrovia» fra Santa Lucia e Golosine
La pista ciclabile «La Vecchia Ferrovia» fra Santa Lucia e Golosine

La prima seduta consiliare del parlamentino di Santa Lucia e Golosine si è svolta mercoledì sera nel segno della concordia.

La convocazione di una sessione straordinaria da parte del neopresidente della quarta circoscrizione, Carlo Badalini del Pd, ha inizialmente stupito, ma i toni dell'incontro sono restati pacati, tanto che tutti i punti all'ordine del giorno risultano approvati all'unanimità. Del resto, in questo primo round, era difficile che non venisse trovato l'accordo.

Oltre all'approvazione di attività culturali e sportive, domeniche poetiche e serate di ballo già in cantiere, il punto della seduta più corposo, come promesso da Badalini fin da subito dopo la sua investitura a presidente, ha puntato a spingere sulle trattative con le Ferrovie: da un lato per ottenere l'area dell'ex scalo merci dove dare vita al nuovo parco urbano di cui tanto si è parlato in campagna elettorale, dall'altro per chiedere quanto prima l'acquisizione definitiva, o quanto meno il rinnovo, della concessione del terreno su cui, da oltre dieci anni, il Comune ha realizzato la frequentata ciclabile fra via Tevere e via Torricelli, punto di riferimento e sfogo per chi vive nella zona.

Due anni fa, infatti, Rete Ferroviaria Italiana ha rinnovato la concessione per soli cinque anni, fino al 2020, chiedendo inoltre all'amministrazione di provvedere poi all'acquisto dell'area, o – pretesa risultata quanto meno bizzarra e di difficile esecuzione - di restituirla alle Ferrovie nello stato in cui era prima.

Su richiesta di Alberto Padovani di Battiti, le due questioni sono state distinte per evitare calderoni. «Del parco cittadino si discuterà al tavolo del sindaco, mentre l'acquisizione della ciclabile è da rimandare agli uffici preposti», chiarisce.

È stata inoltre accolta la proposta di Stefano Fusini di Verona Domani, di ipotizzare anche un'eventuale rinnovo della concessione, in caso non si reperissero i soldi per acquistare definitivamente l'area.

«Sono soddisfatto del profilo istituzionale del consiglio, che guarda ai contenuti e non alle posizioni ideologiche», dichiara Badalini. «Capisco che il consiglio straordinario possa aver sorpreso, ma i tempi non sono poi così remoti. Rete Ferroviaria Italiana è più burocratica di un Ministero e conviene muoversi in fretta».C.BAZZ.

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