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E c’è l’inchiesta in Procura
anche sul parcheggio
di Veronafiere all’ex scalo

La Procura ha aperto un’inchiesta sul parcheggio dell’ex scalo merci ferroviario realizzato nei primi mesi del 2015 da Veronafiere. Il fascicolo, di cui si sta occupando il sostituto procuratore Francesco Rombaldoni, è stato aperto a seguito di un esposto presentato alcune settimane fa dal consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco. E nei giorni scorsi la polizia giudiziaria avrebbe fatto tappa a Palazzo Barbieri per acquisire la documentazione necessaria e verificare le procedure seguite per la realizzazione del parcheggio.

Il park dell’ex scalo merci ferroviario, a cui si accede da stradone Santa Lucia, può arrivare a contenere fino a 1.500 posti auto e, in particolare nelle manifestazioni più grandi, è gettonatissimo dai visitatori, in quanto poco distante dalla fiera e con collegamento navetta gratuito.

Secondo il consigliere Bertucco, che ha presentato l’esposto tramite il suo avvocato Luca Tirapelle, per la realizzazione di questo parcheggio non sarebbe stato rispettato il corretto iter procedurale. In particolare, mancherebbe la Valutazione di impatto ambientale (Via), prevista per i parcheggi di uso pubblico con capacità superiori a 500 posti auto. «Da verifica effettuata successivamente presso gli Uffici Edilizia del Comune di Verona risulta rilasciata per questo parcheggio una semplice “autorizzazione all’apertura di un passo carraio“», si legge nell’esposto presentato da Bertucco, secondo il quale una situazione analoga potrebbe «riguardare anche altri parcheggi della fiera». Le indagini sono state avviate. M.TR.

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