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Droga a scuola, vertice in Prefettura

Cani antidroga durante un controllo nelle classi di una scuola alla ricerca di stupefacentiSi apre la stagione delle gite scolastiche: più controlli sui pullman utilizzati dalle scuole
Cani antidroga durante un controllo nelle classi di una scuola alla ricerca di stupefacentiSi apre la stagione delle gite scolastiche: più controlli sui pullman utilizzati dalle scuole
Cani antidroga durante un controllo nelle classi di una scuola alla ricerca di stupefacentiSi apre la stagione delle gite scolastiche: più controlli sui pullman utilizzati dalle scuole
Cani antidroga durante un controllo nelle classi di una scuola alla ricerca di stupefacentiSi apre la stagione delle gite scolastiche: più controlli sui pullman utilizzati dalle scuole

I giovani e la droga: l’argomento approda anche al Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza che si è tenuto ieri mattina in prefettura e cui, oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine hanno partecipato quelli delle scuole: provveditore e i suoi operatori, gli osservatori in prima persona dei ragazzi.

L’allarme è stato lanciato dalle colonne del nostro quotidiano che ha pubblicato i risultati del questionario diffuso tra gli studenti da cui risulta che almeno uno su tre fa consumo di «erba». E non a caso nei giorni scorsi sono stati effettuati controlli in alcune scuole della città.

Dall’incontro in prefettura è emerso che la scuola non è un territorio neutro dove ciascuno è libero di fare quello che vuole, ma al suo interno valgono le stesse regole che fuori.

La scuola, è stato ribadito, deve essere educatrice e fare prevenzione, non repressione, quella spetta ad altri. Ma gli insegnanti debbono stare attenti agli atteggiamenti e ai comportamenti degli studenti. E anche agli odori, visto che se si fuma stupefacente, l’odore si avverte eccome.

«Sono più favorevole ai controlli fuori dagli istituti scolastici, quelli dentro sono più invasivi, spesso è necessario coinvolgere anche l’autorità giudiziaria, avviare indagini. Nelle scuole le figure preposte sono altre», ha detto il prefetto Salvatore Mulas.

Finora la maggioranza degli interventi per controllare se gli studenti avessero quantitativi di marijuana o hashish sono avvenuti da parte delle forze dell’ordine lungo il tragitto verso la scuola e sugli autobus utilizzati dai ragazzi: spesso il consumo di droghe avviene prima dell’ingresso a lezione.

Ma questo non è stato l’unico tema affrontato: tutti i problemi della scuola sono stati messi sul tavolo, anche quello delle gite scolastiche che iniziano tra poco, in primavera. È ancora viva nella memoria la tragedia del pullman ungherese che di ritorno dalla Francia si è schiantato in autostrada a Verona est.

«Abbiamo inoltre affrontato il problema della sicurezza nelle gite scolastiche», prosegue il prefetto Mulas. «I controlli già ci sono, la polizia municipale ne ha fatti 170 in passato. Vorremmo però andare oltre e organizzare una task force, con la Stradale capofila, coinvolgendo anche le associazione di categoria, per estendere i controlli anche nei Comuni della provincia».

Nel corso del Comitato il prefetto ha incontrato anche alcuni sindaci per parlare della sicurezza nel loro territorio.

L’eco dei risultati del questionario diffuso tra gli studenti e di cui abbiamo dato notizia ieri è arrivata anche al Parlamento europeo: l’eurodeputato Lorenzo Fontana sottolinea una recente novità. «L’Europarlamento ha votato a stragrande maggioranza un mio report per l’introduzione della pericolosissima Black mamba (cannabinoide sintetico ad alta tossicità) nei Registri di controllo delle droghe nei vari Paesi dell’Unione. Il Black mamba è sul «mercato» europeo dal 2014 e ha causato avvelenamenti e morti per overdose.

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