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Dozier, lo scudetto e l’Antonov

Il generale James Lee Dozier dopo la liberazione a Padova nel 1982
Il generale James Lee Dozier dopo la liberazione a Padova nel 1982
Il generale James Lee Dozier dopo la liberazione a Padova nel 1982
Il generale James Lee Dozier dopo la liberazione a Padova nel 1982

Dal rapimento e liberazione del generale Dozier agli attentati multipli di Parigi da parte dell’Isis nel novembre dello scorso anno. Tra questi due episodi drammatici oltre trent’anni di storia raccontati nel terzo e ultimo maxi inserto con le prime pagine de «L’Arena», in regalo ai lettori con il giornale di mercoledì 26 ottobre.

Dopo l’uscita dei primi due inserti in formato maxi - 45 centimetri per 70, il doppio del giornale, con sedici pagine ciascuno - ad altissima qualità, tutti da collezionare e conservare, ora tocca al terzo «capitolo» della nuova iniziativa editoriale del quotidiano per festeggiare i suoi primi 150 anni di vita.

La terza parte inizia con la prima pagina de L’Arena che annuncia la liberazione di James Lee Dozier, il generale americano prima sequestrato nel dicembre 1981 e poi liberato dalle Brigate Rosse nel gennaio del 1982 a Padova. Il 1985 invece non poteva che essere ricordato per un evento sportivo rimasto storico: il primo scudetto dell’Hellas Verona. «Veronesi tuti mati» titola L’Arena per celebrare la squadra guidata da Osvaldo Bagnoli diventata campione d’Italia. Rimanendo in ambito sportivo, nello stesso anno è impossibile però dimenticare la tragedia allo stadio Heysel di Bruxelles dove sotto il peso di migliaia di persone in fuga per i tafferugli, crolla una parte dello stadio, che provoca trentanove morti, di cui trentadue italiani.

L’anno prima, nel 1984, la città è sotto shock: il 4 marzo due giovani veronesi, di famiglie della «Verona Bene», Marco Furlan e Wolfgang Abel, vengono fermati alla discoteca Melamara di Castiglione delle Stiviere dopo aver cosparso il locale di benzina. Sono accusati di essere gli autori degli omicidi e delle stragi firmate da «Ludwig». Verranno condannati a 30 anni poi ridotti a 27.

Nel 1988 dopo oltre duecento anni torna in città un pontefice: si tratta di papa Wojtyla, che, accolto da un autentico bagno di folla, viene ricevuto in piazza Bra dalla autorità locali e poi visita la cattedrale e la biblioteca capitolare ad ammirare gli antichi codici e le miniature. Bagno di folla tra i giovani in Arena.

Nel 1989 tornano i grandi concerti rock in Arena dopo quelli di Bob Dylan (nel 1984), recente premio Nobel per la Letteratura: nell’anfiteatro arrivano i Pink Floyd per tre serate trionfali. L’anno successivo ci sono i mondiali di Italia ’90 e Verona è protagonista ospitando prima il girone con Belgio, Spagna, Uruguay e Corea del Sud e poi l’ottavo di finale tra Spagna e Jugoslavia.

Nel 1990 un altro rapimento scuote la città: in gennaio viene sequestrata Patrizia Tacchella, 8 anni, figlio di Imerio, imprenditore re dei jeans Carrera. Viene liberata dai carabinieri in aprile.

Il 1992 da una parte è l’anno delle stragi di mafia di Capaci e di Palermo dove muoiono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, dall’altra quello dello scoppio della bufera di Tangentopoli.

Il 1995 a Verona è ricordato invece soprattutto per un autentico disastro aereo: un Antonov della Banatair si schianta subito dopo il decollo dall’aeroporto Catullo in una serata di neve e bufera, il giorno di Santa Lucia. Il ghiaccio sulle ali e il peso eccessivo del carico, come accerteranno le perizie giudiziarie, sono le cause che, sommate, impediscono all’aereo di prendere quota e lo fanno precipitare nei campi vicini allo scalo. Viene proclamato il lutto cittadino dal sindaco Michela Sironi, eletta l’anno prima. È stata la prima – e finora unica – donna a guidare la città.

Il mondo viene sconvolto l’11 settembre 2001, con l’attacco terroristico di Al Quaeda alle Torri Gemelle di New York. Quasi tremila le vittime. Nulla sarà più come prima. Gli anni Duemila proseguono tra lutti – come la morte di Papa Giovanni Paolo II – e gioie – come la vittoria dell’Italia nei mondiali di calcio del 2006. Un anno importante, quest’ultimo, anche per L’Arena che oltre a festeggiare i 140 anni dalla fondazione con inserti speciali e volumi storici, effettua nuovi investimenti avviando la riforma grafica e di formato del quotidiano, la costruzione del nuovo centro stampa a Caselle di Sommacampagna nel 2007 e la nascita della sede unica in corso Porta Nuova nel 2009.E. Zan.

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