Prima di ucciderla, avrebbe avuto un rapporto sessuale con lei. L’autopsia in programma oggi potrebbe confermare quella che al momento sembra l’ipotesi più probabile: l’assassino di Lioara Petronela Ujica l’ha colpita mentre era sdraiata. Tre fendenti: due sopra i seni, il terzo, da dietro, fra le scapole. Una ferita da arma da taglio, quest’ultima, che potrebbe essere stata il colpo di grazia per la giovane, che forse ha cercato di allontanarsi carponi dall’auto con la quale era stata accompagnata in quel campo.
Le indagini del nucleo investigativo dei carabinieri, coordinate dal pm Giuseppe Pighi, non escludono alcuna ipotesi, ma appare poco probabile che la prostituta sia stata «punita»: non avrebbe alcun protettore e non aveva «invaso» il territorio di nessun’altra. Era a Verona da non più di due, tre settimane e la sua zona abituale era quella della Croce Bianca. Sembra che fosse arrivata da sola, senza legami o contatti particolari. Chi l’ha uccisa, però, ha fatto sì che fosse ancora più difficile risalire all’identità della 28enne romena: non solo non è stata ritrovata l’arma del delitto, ma non è stato rinvenuto nemmeno alcun indumento o oggetto della ragazza che nell’ambiente e su Facebook si faceva chiamare «Gessica»: è stata lasciata per terra con addosso soltanto la biancheria intima.
Il luogo dell’assassinio non aiuta a ricostruire la vicenda, sia perché isolato (non ci sono telecamere), sia perché in uno spazio del genere è più difficile raccogliere tracce di dna. Punto abituale per incontri clandestini, sarà anche complicato chiarire se eventuali ritrovamenti siano riconducibili all’omicida e alla sua vittima.
L’esame autoptico farà luce anche sull’orario della morte della donna: al momento si ipotizza che sia stata uccisa attorno alle tre o alle quattro di mattina. I carabinieri stanno cercando di ricostruire le frequentazioni e i movimenti di Gessica: tutt’altro che facile considerate le abitudini solitarie della giovane. E comunque, ma c’era da aspettarselo, domenica sera i luoghi abituali della prostituzione in città e in provincia erano praticamente deserti.