"Dopo le polemiche, è giunta l'ora di far sentire al museo di Castelvecchio e a quanti con il loro lavoro hanno contributo a renderlo grande, tutto il nostro affetto e la nostra solidarietà per scoprire che, malgrado il terribile furto che lo ha privato di alcuni dei suoi maggiori capolavori, è tutt'altro che un museo finito".
Con questo intento Elisa La Paglia, Damiano Fermo, Marcello Deotto, Orietta Salemi, Stefano Vallani e Alessia Rotta, rappresentanti del Partito Democratico hanno invitato i veronesi a Castelvecchio per "constatare di persona le bellezze che il museo e il castello hanno ancora da offrire: le opere custodite, i camminamenti recentemente sistemati, la torretta ristrutturata. Questa festa vuole essere anche occasione per riflettere sulle grandi potenzialità dei nostri siti artistici e archeologici".
La giornata di ieri (sabato) si è aperta alle 15.30 con un intervento musicale di 4 violocellisti appartenenti al gruppo dei dipendenti in lotta della Fondazione Arena. Quindi, i turni di visite guidate, che hanno accompagnato i visitatori su due diverse tipologie percorsi: un percorso interno e uno esterno con l'illustrazione dell'impianto storico-architettonico del castello. Alle 17.30 nuovo intermezzo musicale di 4 ottoni della Fondazione Arena. Le guide interne sono organizzate dalla cooperativa Macchine Celibi, la stessa realtà che fornisce la didattica a Castelvecchio. Le visite esterne sono invece curate da volontari. Le visite verranno replicate oggi (domenica).