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73° ANNIVERSARIO

Divisione Acqui,
cerimonia ricordo
davanti agli studenti

La cerimonia di questa mattina
La cerimonia di questa mattina
La cerimonia di questa mattina
La cerimonia di questa mattina

Il Sindaco Flavio Tosi è intervenuto oggi alla cerimonia per il 73° anniversario dell’eccidio della Divisione Acqui, presso il Monumento nazionale in Circonvallazione Oriani, di cui quest’anno ricorre il 50° anno dall’inaugurazione. “Siamo felici che oggi siano qui presenti gli studenti veronesi e gli alunni di una scuola di Bologna – ha detto Tosi – perché il valore di questa cerimonia non è solo ricordare una delle più terribili stragi avvenute durante la seconda guerra mondiale, ma far conoscere ai giovani i fatti recenti che hanno colpito la nostra nazione e che hanno portato alla costituzione di una società civile libera e democratica, costata migliaia di vite. Il mio augurio è che questa cerimonia, alla quale sono presenti alcuni reduci, testimoni diretti di quei giorni, possa aiutarvi a decidere come crescere e chi vorreste diventare, seguendo l’esempio di queste persone che hanno fatto della loro vita una dimostrazione di integrità e onestà”. Presenti alla cerimonia il Sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, le autorità civili, militari e religiose, i labari e le bandiere delle Associazioni d’Arma, Combattentistiche e della Resistenza e numerosi gonfaloni di città e province decorati al Valor Militare. La ricorrenza ricorda uno dei più tragici fatti accaduti all’Esercito italiano durante la seconda guerra mondiale, tra il 12 ed il 26 settembre del 1943, con la morte di circa 10.000 soldati italiani. A Cefalonia morirono in combattimento 65 ufficiali e 1250 tra sottufficiali e soldati; dopo la resa, 325 ufficiali e 5000 sottufficiali e soldati furono sommariamente fucilati dai tedeschi; oltre 3000 sottufficiali e soldati risultarono dispersi in mare, per l'affondamento delle navi che dovevano trasportarli nei campi di concentramento e di prigionia. Nell’isola di Corfù morirono in combattimento 2 ufficiali e 600 sottufficiali e soldati; altri 17 ufficiali furono fucilati.   

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