Mesi di dibattiti e polemiche ma, alla fine, si è arrivati alla legge regionale sull’Azienda Zero. Con l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto cerchiamo di delineare i contorni e gli scopi di questa normativa.
Che cosa cambierà per gli utenti della Sanità?
Dal punto di vista dell’erogazione dei servizi socio-sanitari non cambia nulla, nel senso che sono assicurate tutte le prestazioni come prima. Questa nuova legge va a incidere sul corpo amministrativo della sanità, razionalizza le cariche e farà così risparmiare molte risorse. L’obiettivo, voglio sottolineare, è migliorare la Sanità, non dare meno servizi.
Come sarà il nuovo assetto?
Ci sarà un numero ridotto di Ulss, da 21 a nove. A Verona, ad esempio, al posto di tre ce ne sarà una e quindi un unico direttore generale, un solo direttore amministrativo, uno sanitario e uno al Sociale. Alcuni ambiti saranno accentrati nell’Azienda zero, come la gestione del personale, la gestione degli acquisti e gli uffici legali, anche se resterà comunque un avvocato alle singole Ulss. Tutto questo vuol dire meno dispendio di risorse economiche e più possibilità per i direttori di dedicarsi all’ambito sanitario.
Non c’è il rischio, togliendo tanti tasselli, di rendere invece più difficile il funzionamento del sistema sanitario regionale?
È chiaro che ci dovrà essere un periodo di rodaggio ma sono convinto che questo sia un buon impianto normativo. Comunque, proprio pensando a possibili situazioni di difficoltà, all’interno della nuova legge regionale abbiamo introdotto la possibilità che ci sia un coordinatore amministrativo uno sanitario da affiancare, eventualmente, ai direttori. Questo si farà, e ribadisco solo se ce ne sarà necessità, in una prima fase dell’Azienda Zero per rendere omogenei i servizi sul territorio. Se poi queste figure si riveleranno irrinunciabili, si potranno anche confermare.