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Debutto con il sold out
anche per gli alberghi
«Avvio oltre le attese»

Silvia Nicolis
Silvia Nicolis
Silvia Nicolis
Silvia Nicolis

Le preoccupazioni non erano poche. L’assillante maltempo e la bufera scoppiata sulla Fondazione Arena, con mesi di polemiche e dubbi sul futuro della stagione lirica, avevano fatto addensare nubi nerissime sulla stagione turistica. Ma già dopo il tutto esaurito della serata inaugurale in Arena le prospettive sono cambiate. E adesso tra gli operatori turistici prevale l’ottimismo. «La stagione è iniziata molto bene», afferma Giulio Cavara, presidente degli albergatori di Confcommercio, «anche oltre le attese. Per la prima serata in Arena gli alberghi cittadini hanno registrato il tutto esaurito e il trend delle prenotazioni è positivo. Le strutture ricettive del centro storico stanno rispondendo bene come numero di presenze. Direi che quest’anno, da quanto ho sentito finora, sono stati tutti ammaliati dalla bellezza dell’opera e dalla suggestiva atmosfera dell’Arena. Per chi ci è andato per la prima volta è stata un’esperienza straordinaria. È innegabile che per Verona l’Arena con la sua stagione estiva rappresentano un attrattore turistico irrinunciabile, insostituibile. Il turista che ama l’opera è un turista che ama l’arte, che va nei musei e che spende. Quindi fondamentale per l’economia della città». Una nota stonata, per Cavara, però, c’è: «Si registra un monte camere in offerta nella cintura cittadina, anche nei condomini, che fa una concorrenza pesante alle strutture professionali. C’è necessità di fare chiarezza tra chi lavora a norma di legge, e sono molti, e chi, invece, la legge la aggira e fa una concorrenza sleale».

Per Silvia Nicolis, in giunta alla Camera di Commercio, che di recente ha assunto il ruolo di delegato alle Dmo (Destination Management Organization) di Verona e del lago di Garda, per la promozione dei due sistemi turistici, «Verona ha ormai la consapevolezza che il turismo è un bene primario per la sua economia, e l’Arena ne è una componente fondamentale, che deve far parte di un progetto strategico per tutto il territorio veronese. Direi che le polemiche e le discussioni dei mesi scorsi sul futuro della Fondazione Arena, alla fine non hanno intaccato l’immagine della lirica veronese, partita con il tutto esaurito. Anche se le premesse sono incoraggianti, è presto per fare dei bilanci, possibili solo alla conclusione della stagione. Si è notato, comunque, un consolidamento dei flussi turistici, soprattutto in occasione di grandi eventi, di concerti con star mondiali della musica, di fiere internazionali, Vinitaly in testa. C’è un patrimonio d’immagine che va salvaguardato e potenziato. Dobbiamo lavorare tutti in questa direzione perchè Verona ha ancora molte potenzialità da esprimere».E.CARD.

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