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Dal Psi a Salvini via Berlusconi Bonfrisco in coppia con Matteo

Cinzia Bonfrisco: in corsa
Cinzia Bonfrisco: in corsa
Cinzia Bonfrisco: in corsa
Cinzia Bonfrisco: in corsa

Dal Partito socialista di Bettino Craxi alla Lega “nazionale” di Matteo Salvini, che ha tolto la parola “Nord” dal simbolo. Passando per Forza Italia di Silvio Berlusconi e per i Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto (fino a quando ha fatto l’accordo con Flavio Tosi in Noi con l’Italia) e arrivando al Partito liberale. La senatrice uscente Anna Cinzia Bonfrisco, veronese - come L’Arena ha riferito ieri - è candidata al Senato per la Lega nel collegio uninominale Pesaro-Fano, in quanto il Partito liberale di cui fa parte ha stretto un accordo con Salvini. Ma corre anche nel proporzionale a Roma, dietro a Giulia Bongiorno e anche al Senato, Collegio Lazio 1-Roma, dietro allo stesso Salvini. Attiva nel Psi dal periodo di Craxi - e a Verona con il deputato Angelo Cresco, a cui era legata, e ora lui è presidente di Azienda Gardesana Servizi - la Bonfrisco è stata candidata per Forza Italia, poi Pdl, al Parlamento Europeo nel 2004 ed è stata eletta al Senato nel 2006, poi confermata. «Ringrazio la Lega di Salvini per aver voluto aprire l’alleanza con i liberali italiani che hanno condiviso, innanzitutto, la battaglia di Salvini sulla pessima riforma Renzi della Costituzione e quella sulla flat tax», dice la Bonfrisco. Durante il suo recente incontro a Roma «con i vertici del Pli, Matteo Salvini», aggiunge la candidata, «si è detto onorato di collaborare con chi ha sempre combattuto posizioni sbagliate, nel centrodestra, favorevoli ad accordi col Pd. Per me si tratta del più importante riconoscimento alla mia storia parlamentare di opposizione a quel Patto del Nazareno e ai governi mai eletti dagli italiani che tanto male hanno fatto all’Italia e ai nostri elettori. Sono io onorata di poter continuare a rispettare con la Lega e con gli amici leghisti veronesi la sua svolta nazionale il vincolo di mandato degli elettori di centrodestra», prosegue. In particolare a Roma, puntualizza, «dove, candidata in due collegi plurinominali, dietro Salvini e dietro alla Bongiorno, ma non di meno in un collegio di battaglia - quello delle Marche Nord dove sono candidati Minniti e la Boldrini - a nome di tutta la coalizione di centrodestra con l’auspicio di poter vincere. Ho sempre rappresentato in Parlamento le istanze veronesi di tanti sindaci, del mondo economico, delle nostre eccellenze sanitarie. Continuerò sempre a farlo». E tra i «big» della politica veronese democristiana, rientrato in corsa nella nuova Democrazia cristiana, come anticipato da L’Arena c’è l’ex ministro Dc Gianni Fontana, in corsa a Bari e a Palermo nelle liste proporzionali della Camera. • E.G.

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