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Da tutt’Italia per correre la Straverona

Corso Porta Nuova: il fiume colorato di atleti, oltre 21 mila, che hanno partecipato alla Straverona con partenza da piazza Bra FOTOSERVIZIO MARCHIORILa discesa da Castel San Pietro lungo la scalinata, sempre impegnativaLa Straverona è anche una festa di solidarietàPonte Pietra e Castel San Pietro, una delle cartoline più belleE al traguardo, immancabile selfie di gruppoIl sindaco Tosi e l’assessore BozzaNell’attesa, le notizie de L’Arena
Corso Porta Nuova: il fiume colorato di atleti, oltre 21 mila, che hanno partecipato alla Straverona con partenza da piazza Bra FOTOSERVIZIO MARCHIORILa discesa da Castel San Pietro lungo la scalinata, sempre impegnativaLa Straverona è anche una festa di solidarietàPonte Pietra e Castel San Pietro, una delle cartoline più belleE al traguardo, immancabile selfie di gruppoIl sindaco Tosi e l’assessore BozzaNell’attesa, le notizie de L’Arena
Corso Porta Nuova: il fiume colorato di atleti, oltre 21 mila, che hanno partecipato alla Straverona con partenza da piazza Bra FOTOSERVIZIO MARCHIORILa discesa da Castel San Pietro lungo la scalinata, sempre impegnativaLa Straverona è anche una festa di solidarietàPonte Pietra e Castel San Pietro, una delle cartoline più belleE al traguardo, immancabile selfie di gruppoIl sindaco Tosi e l’assessore BozzaNell’attesa, le notizie de L’Arena
Corso Porta Nuova: il fiume colorato di atleti, oltre 21 mila, che hanno partecipato alla Straverona con partenza da piazza Bra FOTOSERVIZIO MARCHIORILa discesa da Castel San Pietro lungo la scalinata, sempre impegnativaLa Straverona è anche una festa di solidarietàPonte Pietra e Castel San Pietro, una delle cartoline più belleE al traguardo, immancabile selfie di gruppoIl sindaco Tosi e l’assessore BozzaNell’attesa, le notizie de L’Arena

Silenziosi e concentrati o festanti e rumorosi. In solitaria, con le cuffie della musica nelle orecchie, o in gruppo. Competitivi e veloci, o tranquilli e lenti.

Ai blocchi di partenza della Straverona ieri mattina si sono radunati oltre 21mila appassionati: uomini e donne, giovani e anziani, famiglie con bimbi e neonati al seguito per affrontare i tre percorsi, da 6, 10 e 20 chilometri in città e in collina.

Alle 9 in punto, in corso Porta Nuova poco prima dell’Orologio della Bra, i botti dei trombini hanno sancito il via della 35a Straverona. E le note dei Queen hanno accompagnato la partenza dell’evento sportivo che ha coinvolto l’intera città ed è durata una ventina di minuti: tanto è passato tra la partenza dei primi e degli ultimi runner assiepati in Bra.

Un mare di teste, scarpe da ginnastica e magliette giallo fluo che ha iniziato a colorare e invadere piazza Bra già dalle 7.30. Una marea umana formata non solo da veronesi ma anche da centinaia di persone arrivate da fuori provincia e dalle regioni vicine per non perdere un appuntamento che ormai è diventato una tradizione.

I concorrenti arrivati da più distante hanno percorso centinaia di chilometri: sono partiti alla volta di Verona da San Benedetto del Tronto, provincia di Ascoli Piceno.

Ma gruppi organizzati hanno fatto rotta in città, qualcuno partendo già venerdì o sabato cogliendo l’occasione per un weekend fuori porta, da Udine, Bologna, Milano (in 160) e Modena, oltre che da molte città del Veneto.

Tra i primi iscritti, pettorale numero 16, Simone Pomari, 25 anni al debutto con la Straverona. Per lui il percorso più lungo: i 20 chilometri che inizialmente lineari lungo le vie più suggestive della città antica, deviavano sulle Torricelle e si arrampicavano fino a svalicare in Valpantena. E ritorno. «Partiti di corsa alle 9, abbiamo tagliato il traguardo piuttosto tardi, ma perché il mio compagno di corsa si è infortunato e abbiamo dovuto rallentare il ritmo», spiega il giovane, iscritto da mamma MariaPia, che ha corso i 10, anzi gli 11 chilometri: il percorso intermedio (5 il base, intorno al centro storico) ha subito una deviazione che ha finito per allungarlo di un chilometro a causa di un tratto di collina un po’ disastrato.

«“Per garantire la sicurezza dei partecipanti abbiamo deciso di modificare leggermente il tracciato», spiegano infatti gli organizzatori dell’associazione Straverona. Undici sono stati dunque i chilometri corsi dalla maggior parte dei partecipanti e dal sindaco Tosi che ha partecipato insieme all’assessore allo Sport Alberto Bozza, mentre la compagna candidata Patrizia Bisinella era impegnata altrove con la campagna elettorale. «La salita delle Torricelle è stata bella tosta. Ma poco dopo le 10 eravamo di nuovo in Bra. Questa manifestazione incarna davvero lo spirito sportivo dei veronesi», ha commentato Bozza poco dopo aver tagliato il traguardo. «È questa la vera promozione dello sport e di un salutare stile di vita. L’Hellas in A è divertente: ma il vero cuore dello spirito sportivo risiede in manifestazioni come questa», ha spiegato Federico Schena, preside della Facoltà di Scienze Motorie.

«Tanto più se la finalità è anche sociale», ha aggiunto Chiara Tommasini, presidente del CSV, Centro Servizio per il Volontariato, al fianco di Straverona nella supervisione dei progetti di anno in anno sostenuti.

I gruppi che hanno partecipato alla 35a edizione quest’anno sono stati ben 145. Il più numeroso, formato dai volontari della Fidas Verona, contava 375 corridori. Tra le scuole, invece, sul podio Stimate e Salesiani Don Bosco, rispettivamente con 129 e 127 corridori. A dispetto del nome, gli Sbandati, 13° posto con 97 partecipanti, e i Fastidiosi, 24° con 60 runner, hanno tagliato il traguardo in allegria sfilando anche sul palco. E ancora, non sono mancati i veronesi doc raggruppati ne Le sgalmare di Colà, negli S’ciopadi e nel gruppo Carnegrea.

Grande successo anche per la CronoRun che ha contato 800 iscritti, che hanno scelto di correre misurando il loro tempo, insieme all’ultramaratoneta Giorgio Calcaterra, e soprattutto facendo beneficenza e donando 4 euro alla Uildm, che li destinerà al progetto Uidca per la Sla.

«Tutto si è svolto al meglio grazie anche all’impegno degli oltre 700 volontari dell’associazione Straverona», ha spiegato il presidente Gianni Gobbi. Lungo il percorso pochi i disagi alla viabilità e molti runner hanno risposto all’appello a parcheggiare lontano dal centro. A mezzogiorno, il parcheggio C dello Stadio, collegato con la Bra grazie a un servizio di bus navetta gratuito, era ancora stipato di auto.

Ilaria Noro

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