<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Organizzata dalla Fiab

Da Sarajevo a Zara:
la ciclovacanza
di decine di veronesi

Organizzata dalla Fiab
Un'immagine di Sarajevo
Un'immagine di Sarajevo
Un'immagine di Sarajevo
Un'immagine di Sarajevo

C'è chi all'imminente debutto di Cristiano Ronaldo proprio non ci pensa. Sono le decine di veronesi che da domani notte partiranno alla volta di Sarajevo per partecipare alla ciclovacanza organizzata dalla Fiab, federazione italiana amici della bicicletta, chiamata «un mare di storia». Una ciclovacanza nazionale, molte le adesioni da Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna addirittura dalla Campania, ma dai numeri e dall'anima veronese. A guidare il folto numero di partecipanti, infatti, marito e moglie veronesi doc, Marco Giavoni, volto noto del calcio dilettante di casa nostra, presidente da anni del sodalizio cittadino del Concordia e Fabrizia Graziani, apprezzata e conosciuta docente di educazione fisica al liceo scientifico Messedaglia.

«Un mare di storia, da Sarajevo a Zara - affermano Giavoni e Graziani - sarà un viaggio prevalentemente lungo il mare di Croazia, ma non potevamo non partire da Sarajevo, una città simbolo delle follie umane del 20° secolo. Sarajevo era detta la Gerusalemme d’Europa, dove convivevano pacificamente musulmani, cristiani ed ebrei. Dopo le tragedie del 20° secolo non è più così. Resta, però, una splendida città da visitare. Lasciata Sarajevo, in pullman, ci recheremo a Mostar, la città del famosissimo ponte sulla Narenta. Da qui, il giorno successivo, cominceremo a pedalare verso la costa. Arriveremo a Porto Tolero, già in Croazia, sul litorale dalmata. La mattina seguente ci trasferiremo a Makarska sempre in pullman e da lì pedaleremo fino alla splendida Spalato. Spalato è la città sorta attorno e dentro al palazzo di Diocleziano, grande imperatore e riformatore dell’impero Romano. Vicinissima a Spalato, sulla strada verso Sebenico, visitiamo le rovine della romana Salona, città natale dello stesso Diocleziano. Sebenico è una delle città veneziane più tipiche della costa Dalmata. Arriveremo, infine, a Zara, dove troveremo inevitabilmente l’atmosfera delle calli e dei campielli di Venezia, cui Zara fu legata per secoli. Potremo capire meglio la nostalgia dei profughi dalmati, costretti a lasciare la loro terra dopo la seconda guerra mondiale».

Sandro Benedetti

Suggerimenti