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Cuochi in prima linea
Anche dalla California

Bruno Serato, a sinistra, e Fulvio Soave promotori delle iniziative
Bruno Serato, a sinistra, e Fulvio Soave promotori delle iniziative
Bruno Serato, a sinistra, e Fulvio Soave promotori delle iniziative
Bruno Serato, a sinistra, e Fulvio Soave promotori delle iniziative

Amatriciana a dieci dollari devolvendo tutto il ricavato alle famiglie di Amatrice che hanno perduto tutto nel terremoto: il cuore dei veronesi batte forte anche oltre oceano. L’idea, che è in linea con la campagna dei ristoratori italiani che propongono di devolvere due euro a piatto di pasta all’Amatriciana, ce l’ha avuta Bruno Serato, lo chef sambonifacese che da 15 anni in California si è inventato la mensa per i bambini dei motel che ha erogato un milione e mezzo di piatti di pastasciutta.

Serato, che per questa iniziativa è il primo italiano a essere entrato nella classifica dei dieci «Heroes» della Cnn, ha lanciato l’idea della pasta al cento per cento solidale per chi la ordinerà al suo ristorante, l’Anaheim White House restaurant, da domenica al 4 settembre.

E a San Bonifacio Fulvio Soave, titolare del Soave hotel-Best Western che tre anni fa ha fatto nascere la mensa gratuita per indigenti Mamma Anna, ha messo a disposizione di due famiglie di sfollati altrettanti appartamenti: «Sono stato dal sindaco Giampaolo Provoli pregandolo di attivare i canali istituzionali per far arrivare nei paesi colpiti dal terremoto questa opportunità», spiega Soave.

Sempre in cucina ha preso le mosse la raccolta di attrezzature e cibo non deperibile fatta partire dall’Associazione cuochi di Verona che, in collaborazione con il superchef Fabio Tacchella, Team cuochi scaligeri ed Équipe cuochi del Veneto, hanno iniziato a mettere insieme aiuti (cibo, tende, coperte, attrezzature da campeggio, vestiario, prodotti per l’igiene della persona e per neonati e qualsiasi cosa, contributi in denaro compresi, frutto della generosità degli chef veronesi) che porteranno direttamente sui luoghi del disastro assieme al presidente Andrea Mantovanelli. Nell’Est veronese, poi, sono tantissime le iniziative di raccolta di generi di prima necessità: a Gazzolo d’Arcole in tantissimi fino a ieri sera hanno portato aiuti al capannone della ditta Lovato che, per iniziativa dei fratelli Daniela, Michele, Laura e Davide Lovato, in nemmeno due giorni ha riempito un container.

Le donazioni, che si chiudono oggi alle 12, sono state enormi tanto da aver costretto lo slittamento della spedizione, originariamente prevista per oggi, a lunedì.

A questa raccolta hanno aderito anche la parrocchia di Monteforte e il Comune di San Giovanni Ilarione che, con la Protezione civile, ha approntato un centro di raccolta aperto oggi fino alle 12 alla sede della Protezione civile in piazza Colonna. E c’è anche la Farmacia Gazzolo ad aver attivato la raccolta farmaci di prima necessità (paracetamolo, acqua ossigenata, disinfettante, salviette, acquistabili con una spesa tra uno e tre euro al massimo).

L’associazione di assistenza sanitaria Ali d’Angelo con l’Asd Volley Soave raccoglie aiuti già da ieri a San Bonifacio e a Soave: stasera dalle 21 è attivo il punto di raccolta alla scuola media di Soave, domani dalle 14 alle 18 quello nella sede dell’associazione in via Prova 47/F a San Bonifacio. A San Giovanni Ilarione è partita anche la raccolta dell’Aido che verrà portata avanti per mesi: nei negozi del paese e nella sede di via IV Novembre (aperta tutti i giorni dalle 8.30 alle 12 e dalle 15 alle 19.30) è possibile trovare la lista delle cose necessarie ma anche lasciare gli aiuti che saranno consegnati nelle prossime settimane dai volontari stessi.

Molte altre associazioni, come la Pro loco di Montecchia di Crosara, invitano per il momento ad aiutare sia attenendosi alle linee guida della Protezione civile nazionale che con gli sms benefici (il numero è 45500) rimandando iniziative di raccolta alle prossime settimane, quando emergeranno bisogni specifici del post-emergenza.

Paola Dalli Cani

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