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Crollo in stazione, resta la paura
«Parte del corridoio era aperta»

L’ampia porzione di soffitto crollata in stazione. L’area, ora, è recintata DIENNE FOTO
L’ampia porzione di soffitto crollata in stazione. L’area, ora, è recintata DIENNE FOTO
L’ampia porzione di soffitto crollata in stazione. L’area, ora, è recintata DIENNE FOTO
L’ampia porzione di soffitto crollata in stazione. L’area, ora, è recintata DIENNE FOTO

C’è ancora sgomento tra chi lavora negli esercizi commerciali all’interno della Stazione Ferroviaria di Porta Nuova. Il boato avvertito venerdì sera, verso le 18.30, causato dal crollo del controsoffitto nel corridoio di fronte ai bagni, che si percorre per raggiungere la scala mobile che collega il piano terra al binario uno, ha avuto un certo impatto.

Anche gli stranieri e i visitatori di passaggio, che non hanno assistito al cedimento, guardano con stupore verso il vuoto lasciato sul soffitto a cui corrisponde un’ampia area transennata a terra, nonostante già in serata, verso le 23, i detriti e il grande polverone siano stati rimossi completamente.

Lo stupore per quanto è successo resta nell’aria, specie perché, nonostante l’area in cui è avvenuto il cedimento fosse in buona parte interdetta al passaggio, qualcuno che timbra il cartellino in stazione fa notare che l’accesso ai bagni era ancora garantito e che le transenne non racchiudevano tutto il corridoio.

Per qualcuno, insomma, anche la fortuna avrebbe contribuito a evitare tragedie, visto che dall’alto sono piombati a terra quindici metri quadrati di lastre, compresa qualche lampada che era attaccata al soffitto.

Intanto viaggiatori e pendolari che necessitano della toilette vi accedono dalla porta laterale, visto che le porte automatiche dell’ingresso principale si trovano all’interno della rete arancione da cantiere che, questo è certo, al momento protegge lo spazio in cui è avvenuto il tonfo.

Il rumore è stato avvertito anche nella hall principale della stazione, dove si trovano le biglietterie, e qualcuno che vi lavora non nega di aver pensato persino a un attentato terroristico, vedendo la gente correre all’esterno urlando per lo spavento.

In realtà, come fanno sapere da Grandi Stazioni Retail, la società privata venduta lo scorso luglio dalle Ferrovie dello Stato a un Consorzio composto da fondi, che sta ultimando la riqualificazione delle aree commerciali dello scalo ferroviario, la causa del cedimento improvviso è dovuta alla ristrutturazione in corso dello storico bar Gemma, che verrà esteso anche al piano superiore.

Le vibrazioni provocate dalla demolizione del massetto, lo strato in cemento su cui poggia il pavimento, al primo piano avrebbero infatti sollecitato a tal punto il camminamento da provocare la caduta del controsoffitto.

Le disposizioni per la sicurezza adottate da chi sta eseguendo gli interventi avevano previsto che, prima di iniziare a lavorare sul massetto al piano superiore, l’area inferiore fosse chiusa in buona parte al passaggio.

Questo avrebbe quindi impedito che accadesse il peggio visto che il venerdì la stazione è particolarmente affollata per il rientro dei pendolari e l’arrivo invece di chi vuole trascorrere un fine settimana a Verona.

Chiara Bazzanella

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