Un 54enne bosniaco è stato arrestato dalla polizia con le accuse di induzione, sfruttamento della prostituzione, minacce aggravate e lesioni personali. La brutta vicenda è venuta alla luce venerdì pomeriggio quando una ragazza bosniaca ha chiamato il 113 chiedendo aiuto: sosteneva di essere stata minacciata di morte dall'uomo, durante una lite la sera precedente, per aver cercato di difendere la moglie di lui, costretta da tempo a prostituirsi sotto la minaccia di violenze. La moglie del 54enne, una 27enne bosniaca, si era rifugiata da due giorni a casa di una prostituta ed è stata trovata dagli agenti con un polso fratturato e diverse ecchimosi sul corpo.
Ai poliziotti, la ragazza ha confessato di essere da tempo vittima delle violenze del marito: dopo il matrimonio, l’aveva seguito in Italia con l’illusione di una vita agiata per finire poi costretta dall'uomo a prostituirsi per strada. Il marito è stato subito individuato dagli agenti all’interno di un bar di via Albere dove è stato fermato. Il magistrato ha confermato l'arresto e l'uomo si trova ora in carcere in attesa in attesa di processo. Per la giovane moglie, invece, dopo le cure a Borgo Trento, si sono aperte le porte di un centro anti-tratta che aiuta le donne nelle sue condizioni.