<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Cosa ha promesso Salvini a Verona

Sabato sera in Prefettura: il sindaco Sboarina fra due ministri, Salvini e il veronese Fontana
Sabato sera in Prefettura: il sindaco Sboarina fra due ministri, Salvini e il veronese Fontana
Sabato sera in Prefettura: il sindaco Sboarina fra due ministri, Salvini e il veronese Fontana
Sabato sera in Prefettura: il sindaco Sboarina fra due ministri, Salvini e il veronese Fontana

Esenzione dagli obblighi del patto di stabilità del 10 per cento dell’avanzo di bilancio per investirlo in sicurezza. La deroga potrebbe agevolerebbe Comuni virtuosi come Verona che hanno un avanzo di bilancio grazie a una gestione oculata. Per Verona significherebbe la disponibilità di 13 milioni di euro con i quali pagare gli straordinari agli agenti della polizia municipale, fare nuove assunzioni di agenti e investimenti in tecnologie di prevenzione come telecamere o pilomat a scomparsa, che consentono di garantire sicurezza risparmiando personale. Di questa e di altre proposte si è parlato sabato al termine della riunione in Prefettura del Comitato per l’ordine pubblico presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Dopo la riunione, il ministro, che ha promesso di tornare in città per assistere a uno spettacolo lirico in Arena, si è infatti soffermato con il sindaco Federico Sboarina, il ministro a Famiglia e disabilità Lorenzo Fontana e l’assessore alla sicurezza Daniele Polato. Mentre gli altri partecipanti al Comitato si recavano in sala stampa, loro quattro sono rimasti mezz’ora da soli nell’ufficio del prefetto. Al centro dell’incontro le richieste della città di Verona per una maggiore incisività in tema di sicurezza. Salvini, dopo aver ascoltato le richieste, ha sollecitato al sindaco un documento che contenga le proposte. Inoltre, il ministro e leader della Lega, si è impegnato a portare il «Pacchetto sicurezza» in Consiglio dei ministri per confrontarsi con gli altri ministri sulla fattibilità delle richieste. A scrivere il documento da inoltrare al Viminale sarà l’assessore Polato. Fra le richieste ci sarà anche quella di consentire agli agenti della polizia municipale di accedere alla banca dati nazionale Sdi (sistema di indagine) della polizia di Stato. «Oggi», spiega Polato a tale riguardo, «la procedura è complessa, per cui il procedimento andrebbe decisamente semplificato». Inoltre da Verona è partita la richiesta di realizzare un Cpr, Centri di permanenza per il rimpatrio, in Veneto in modo da avere posti disponibili a cui inviare le persone irregolari fermate per qualche reato, per predisporne l’allontanamento dall’Italia. Adesso, a detta degli amministratori veronesi, i posti sono insufficienti. Infine si chiedono maggiori risorse per Verona, che, si sottolinea a Palazzo Barbieri, può essere equiparata a una città metropolitana per numeri di presenze, turisti, manifestazioni e fiere. «Il comitato di sabato in prefettura», sottolinea Sboarina, «è stato un’occasione importante, non solo era la prima volta che a presiederlo era il ministro dell’Interno, ma Salvini ha mostrato grande attenzione alle nostre richieste, inoltre ho avuto conferma della sintonia che c’è fra la nostra amministrazione e il ministro dell’Interno. Salvini», mette in rilievo il sindaco, «ha condiviso l’esigenza per la nostra città di godere delle prerogative speciali delle aree metropolitane». E continua: «Anche l’elevato numero di interdittive antimafia eseguite dal prefetto dimostra che un tessuto ricco come il nostro è attrattivo per la criminalità e non è di poco conto che il “caso Verona“ con le sue peculiarità sia condiviso dai vertici dello Stato. Di sicuro ha contribuito il fatto che ci sia un ottimo coordinamento fra Comune e forze dell’ordine, cosa non scontata ci ha detto il ministro che presto tornerà per assistere a uno spettacolo in Arena, dove non è mai stato». •

E.S.

Suggerimenti