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Cortile di Giulietta, si alza la tensione

Folla nel cortile di Giulietta: si stanno vagliando diverse ipotesi di visita con ingresso a pagamento
Folla nel cortile di Giulietta: si stanno vagliando diverse ipotesi di visita con ingresso a pagamento
Folla nel cortile di Giulietta: si stanno vagliando diverse ipotesi di visita con ingresso a pagamento
Folla nel cortile di Giulietta: si stanno vagliando diverse ipotesi di visita con ingresso a pagamento

Si riapre la faida di Giulietta. Ma non quella dei suoi Capuleti con i Montecchi di Romeo, all’interno della quale Shakespeare ambientò la storia dei due giovani innamorati. Quella si concluse tragicamente, per i due giovani innamorati. Ma almeno si concluse. C’è infatti una telenovela su Giulietta che non prevede, per ora, un finale. Anzi.

Il caso tornato d’attualità è la partita sul riordino e sulla gestione del cortile di Giulietta e della Casa, ai quali oggi si entra, gratis, da via Cappello. Nei giorni scorsi L’Arena ha illustrato la proposta della Società Teatro Nuovo di organizzare visite guidate a pagamento, a 5 euro, al teatro, di sua proprietà. Facendo entrare gruppi, di massimo 30 persone, da piazzetta Navona, con uscita dal cortile su via Cappello.

In seguito, oltre a proteste di residenti (altro articolo) contrari a questa proposta - ma in passato si parlò anche di introdurre dei tornelli a pagamento, all’ingresso - l’assessore alla cultura e al turismo Francesca Briani si è espressa. Dicendo che al Comune interessa anzitutto risolvere il problema della Casa di Giulietta, del Comune. Dove già oggi c’è un museo a pagamento; prezzo del biglietto d’ingresso intero 6 euro.

Del cortile invece sono comproprietari tutti i condomini che vi insistono, cioè il Nuovo, il relais Il Sogno di Giulietta, negozi di souvenir e numismatica e altri privati, oltre al Comune. Va pure ricordato che, per riqualificare il sito, nei mesi scorsi la società Mox Corporation - degli imprenditori Andrea e Carlo Benatti e Mirco e Alex Martinelli - ha lanciato il progetto «Di pietre e d’amore». Vale a dire: visitare un nuovo museo, con costumi d’epoca e tecnologie, nella Casa di Giulietta e nella palazzina adiacente dove oggi c’è il negozio Armani. Con ingresso da via Cappello, proseguendo nel cortile e uscendo in via Cappello, da dove oggi si entra. Biglietto a 8,50 euro.

Oppure: compiere un giro solo nel cortile, dove c’è la statua di Giulietta, anche in questo caso con l’ingresso dalla palazzina Armani per poi uscire da dove si entra oggi. Ticket a 2,50 euro. Il tutto unito alla ripulitura del luogo, in particolare dell’androne con i graffiti. E con operatori che conoscono varie lingue e accolgono gli ospiti e vigilano sul decoro del sito.

Commentando la proposta Mox la Briani - annunciando una commissione tecnica comunale per valutarla; sarà domani - ha detto che le sembra sbilanciata a favore dei privati e inoltre il periodo di 12 anni di gestione le sembra poco.

CON UNA NOTA però la Mox ora alza il tiro, dicendo che la sua è l’unica proposta realizzabile - condivisa anche dai condomini - per valorizzare e regolare l’accesso al sito di Giulietta. E aggiunge: «Abbiamo comunicato all’assessore Briani che la nostra società è riuscita a ottenere la disponibilità della palazzina Armani per un periodo di ulteriori 12 anni, pari a un totale di 24. Quindi una soluzione a lungo termine». Ma la società dei fratelli Benatti e Martinelli va oltre, scrivendo di aver presentato «all’assessore anche il nuovo piano economico, che prevede a favore del Comune una percentuale netta degli utili che potrà variare dal 70 all’80 per cento».

Poi l’affondo, quando la Mox, a fronte di varie soluzioni per risolvere i problemi dell’ingresso al cortile della Casa, dice che «la nostra è l’unica a essere concretamente attuabile in tempi brevi, come auspicato in differenti dichiarazioni pubbliche dall’assessore Polato e dall’avvocato Croce. Il nostro progetto, che contiene un ampliamento della superficie utile del museo del 100 per cento e che comporterà un rilancio di respiro internazionale del sito, è l’unico a essere condiviso, sostenuto e apprezzato da tutti i soggetti interessati e aventi diritto sul cortile. Le altre ipotesi emerse sono e rimangono soltanto delle ipotesi. Qualora il Comune intendesse riproporle», puntualizza la Mox, si ritroverebbe a riaprire un contenzioso legale con i comproprietari e tutti noi assisteremmo per i prossimi anni alla riedizione dell’ennesimo braccio di ferro nelle aule giudiziarie tra il Comune e i privati, scontro di cui oggi è impossibile prevedere l’esito».

Conclude la Mox: «La nostra speranza è che l’Amministrazione possa cogliere questa opportunità irripetibile di riqualificare il sito più popolare e amato del mondo».

Enrico Giardini

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