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«Con il filobus si procede ma servono idee chiare»

«A breve la Giunta esaminerà la relazione sul progetto filobus, vogliamo avere le idee chiare su come affrontare i punti critici rimasti irrisolti... Prima di procedere li vogliamo studiare e risolvere, per non rischiare di dover continuamente interrompere il cantiere». Luca Zanotto, assessore a viabilità e infrastrutture, assicura che la filovia scaligera, i cui cantieri sono fermi da mesi, presto si rimetterà in marcia. Il sindaco dice che il progetto va «rianimato». Che significa? «Definire il quadro generale e il percorso più corretto e poi procedere con i cantieri. Prima di far scattare i previsti mille giorni di lavori, al contrario di quello che si è fatto finora, dobbiamo avere le idee chiare su tutto il tragitto, poi si potrà procedere a stralci». Zanotto ribadisce che anche l’attuale amministrazione crede nel progetto. «Con il via libera al Pums vogliamo sempre più procedere sulla via della mobilità sostenibile, dalla ciclabilità al trasporto pubblico, inoltre va ricordato che ci sono contratti già firmati con l’associazione di imprese». Il sindaco si dice pessimista sulla possibilità che si possano mettere in strada mezzi da 24 metri. «Le prime risposte dal ministero sono state negative. Tale eventualità richiede infatti una modifica al codice della strada e non è pensabile una deroga per Verona». I mezzi, quindi, saranno quelli da 18 metri. «È la lunghezza massima per gli autoarticolati, ma non ci arrendiamo perché vetture da 24 metri renderebbero il filobus più efficiente». E.S.

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