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VENETO E IMMIGRAZIONE

Cittadini stranieri,
a Verona il record:
ce ne sono 110mila

Cittadini stranieri a Verona
Cittadini stranieri a Verona
Cittadini stranieri a Verona
Cittadini stranieri a Verona

 In Veneto un residente su 10 ha passaporto straniero. Regione di storica emigrazione fino agli anni Sessanta del secolo scorso, da trent’anni è terra di immigrazione. Una presenza ormai stabile e che si sta integrando: lo dimostrano gli oltre 100 mila stranieri residenti in Veneto che sono diventati ’italianì acquisendo la cittadinanza negli ultimi dieci anni, con una impennata lo scorso anno di 20mila ’naturalizzazionì, e il progressivo allineamento delle comunità straniere ai comportamenti demografici della società veneta. A fotografare i cambiamenti in atto nella società veneta è il Rapporto annuale sull’immigrazione straniera in Veneto, elaborato dall’Osservatorio regionale sull’Immigrazione su dati statistici 2014. «Il Veneto, con il 16% del totale nazionale di nuove cittadinanze, in aumento del 40% rispetto all’anno precedente, dimostra di essere terra di integrazione, nella quale gli immigrati hanno trovato lavoro, casa e costruito famiglie», sottolinea Manuela Lanzarin, assessore ai flussi migratori Manuela Lanzarin. «I ’nuovi venetì rappresentano oltre il 2% della popolazione, con un trend che appare in costante crescita. Si tratta di un fenomeno demografico e sociale del quale dobbiamo tener conto nel pianificare le politiche sociali del prossimo decennio. Il rapporto statistico regionale mette sotto la lente i percorsi dell’integrazione possibile, ma consente anche di focalizzare gli effetti della crisi economica sulle capacità di accoglienza di nuovi flussi migratori. Il rapporto, chiuso a metà 2015, coglie solo in parte il fenomeno della pressione migratoria dei profughi e dei richiedenti asilo. »Nel corso del 2015 - aggiunge l’assessore Lanzarin - nel territorio veneto sono transitati circa 18 mila profughi richiedenti protezione umanitaria; di questi solo poco più di terzo ha i requisiti per lo status di rifugiato, degli altri 10 mila si sono perse le tracce. E per il 2016 il problema è destinato ad aumentare con gli ulteriori arrivi previsti«.

PRESENZE - Gli stranieri in Veneto sono 511.558, pari al 10,4% dei 4,9 milioni abitanti della regione. Ma rappresentano un quarto delle nuove culle (i nati da genitori stranieri sono il 22%, con punte del 25% in alcuni territori), il 15% degli adolescenti, il 13,6% della popolazione scolastica e il 12% dei disoccupati. Il 52,4% delle presenze straniere sono donne, il 57% sono di provenienza europea. Due su tre (66%) sono in Italia con permessi di lungo periodo. A Verona si concentra il maggior numero di presenze straniere (quasi 110 mila, pari all’11,9%) facendone la prima provincia in Veneto e la dodicesima in Italia per popolazione immigrata. Seguono Treviso con 101.545 residenti stranieri (l’11,4%), Padova con quasi 97 mila e Vicenza con poco più di 90 mila. Vicenza e Treviso registrano un calo di presenze straniere, rispettivamente -3.400 e -2.600. In aumento invece Venezia, con un più 1800 residenti con passaporto estero, seguita da Padova con più 1300 residenti.

TENDENZA - Il Veneto scivola dal secondo al quarto posto tra le regioni italiane per presenze straniere, alle spalle di Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna. Sta quindi progressivamente perdendo forza di attrazione verso i flussi migratori: nel 2014 il numero complessivo degli stranieri presenti è calato di 3 mila unità, rispetto all’anno precedente. In termini assoluti il Veneto è la Regione che ha perso il maggior numero di immigrati nell’ultimo anno. A garantire la tenuta della popolazione in Veneto sono i cittadini italiani, aumentati di 3.800 unità nell’ultimo anno grazie anche alla ’naturalizzazionè degli stranieri: lo scorso anno in 20 mila hanno acquisito la cittadinanza italiana, di cui 11 mila nelle due province di storica immigrazione, Treviso e Vicenza. Negli ultimi dieci anni sono oltre 100 mila i ’nuovì veneti di origine straniera, pari al 2% della popolazione residente e al 16% delle acquisizioni di cittadinanza registrate nel 2014 in Italia.

NATALITÀ - In calo la natalità e il tasso di fecondità: nel 2014 i nuovi nati da genitori stranieri sono stati circa 8.800, il 2% in meno rispetto all’anno precedente; il numero medio di figli è di 2,14 per le donne straniere (quasi doppio rispetto all’1,26 delle donne italiane). In flessione anche il numero di matrimoni. Calo delle nascite, decremento dei nuovi arrivi e progressivo radicamento nel territorio delle comunità straniere lasciano intravvedere un progressivo invecchiamento anche della popolazione straniera. Conseguenza inevitabile di comportamenti demografici sempre più simili tra italiani e stranieri sarà il declino demografico del Veneto.

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